Una rivoluzione in tema di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Così l'ha annunciata l'assessore alla Disabilità, Fiorentino Trojano. Il Comune stilerà l'elenco delle cooperative di tipo B che avranno una corsia privilegiata per partecipare ad appalti pubblici nei settori dell'artigianato, dell'agricoltura e dei servizi. «Mettiamo in pratica due leggi rimaste inapplicate da troppi anni, così anche gli altri enti non potranno continuare ad eluderle». Una possibilità che ricorda la storia raccontata dal film di Giulio Manfredonia con Claudio Bisio, Si può fare
Albo e appalti per le cooperative con disabili Troiano: «Il Welfare da peso diventa risorsa»
Si può fare. Stamattina alla presentazione del progetto del Comune per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, la mente è corsa al film di Giulio Manfredonia con Claudio Bisio. La commedia racconta la storia della Cooperativa 180, un’associazione di malati mentali liberati dalla legge Basaglia e rivoluzionata dall’arrivo di Nello, sindacalista declassato, che riesce a coinvolgere i pazienti in un’attività di lavorazione del legno e montaggio di parquet. All’inizio del film, durante l’assemblea in cui verrà presa la decisione di avviare l’impresa, il signor Fabio, uno dei matti, sintetizza così le opzioni sul campo: «Lettera A, lavori assistenziali: non si fa fatica, ma non servono a niente. Lettera B, entrare nel mercato: ci si fa un gran culo, ma si può essere utili agli altri e forse si fa il grano». L’assessore alla Disabilità Fiorentino Trojano ha usato parole più moderate, ma la sostanza non cambia: «Avviamo un cambiamento sostanziale nel Welfare, finora considerato solo una spesa ed un peso, anziché una risorsa che può produrre non solo benessere sociale ma anche economico». L’amministrazione, per la prima volta in una grande città del Sud Italia, intende creare un Albo delle cooperative di tipo B, cioè quelle che hanno in organico soggetti svantaggiati, e riservare loro determinati appalti, in base alle qualifiche e alle professionalità disponibili.
Si tratterà di lavori nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura e dei servizi. Sono escluse le cooperative socioassistenziali di tipo A. «E’ una rotazione a 360 gradi dell’approccio della politica a questi temi – spiega Troiano – metteremo in pratica due leggi fino ad ora rimaste inapplicate da Roma in giù». Le norme sono la numero 381 del ’91 sulla disciplina delle cooperative sociali e la numero 68 del ’99 sul diritto al lavoro dei disabili. Nella categoria delle persone svantaggiate rientrano, secondo la legge, invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione e ex carcerati. «Insieme all’Azienda sanitaria provinciale e all’Ufficio di collocamento – annuncia l’assessore – creeremo il Servizio d’inserimento lavorativo (Sil), per coordinare le politiche di inserimento dei disabili anche sul mercato privato». Successivamente alla creazione dell’Albo e la delibera , verrà quindi convocata una conferenza dei servizi con tutti gli enti pubblici del territorio. «Dopo che il Comune avrà stilato gli elenchi delle cooperative, nessuno avrà più la scusa per eludere queste leggi – aggiunge Troiano – e inoltre chiederemo alla Regione di investire su progetti specifici i fondi destinati a questo settore, finora rimasti sottoutilizzati».
Nella sala giunta di Palazzo degli elefanti, ad ascoltare l’assessore, sulla sua sedia a rotelle c’era anche Antonio Taranto, presidente della cooperativa Aliante. «E’ un fatto nuovo e positivo – commenta – Io sono un cassaintegrato, lavoravo per l’impresa Sigenco fino a poco tempo fa, adesso cercheremo di presentare un piano adeguato per partecipare ai futuri appalti».