Acireale, il Partito democratico si divide Nuovo circolo a pochi giorni dal congresso

Dalla sconfitta alla vittoria, il tutto per virtù che stanno a metà tra il maquillage, la creatività e un sincero spirito di rinnovamento. A poco più di quaranta giorni dalla cocente sconfitta subita al primo turno delle amministrative, ad Acireale il Partito democratico potrebbe trasformarsi in laboratorio per nuove sperimentazioni politiche.

A rispolverare ampolle e alambicchi è stato un gruppo di iscritti e cittadini che, tramite un comunicato, hanno annunciato l’intenzione di fondare un nuovo circolo. Il secondo in città: «In data 8 luglio – si legge nel documento – si è costituito ad Acireale il comitato promotore per il nuovo circolo del Partito Democratico». I motivi della nuova creazione sono presto detti: «La vittoria alle recenti elezioni di Roberto Barbagallo – proseguono – nella cui compagine si registrano significative presenze dell’area democratica e progressista di Acireale costituisce un’importante occasione di confronto. Gli aderenti al comitato non intendono peraltro di poter aderire al locale circolo del Pd che ha dato sostegno al candidato della destra attraverso l’indicazione in giunta di due assessori di riferimento». Il riferimento è agli accordi stipulati dal Pd alla vigilia del ballottaggio, quando, nonostante la dichiarazione ufficiale del partito di non apparentarsi con nessuno, Santo Primavera e Gaetano Rizzo, entrambi sostenitori della coalizione che sosteneva Sebi Leonardi, finirono per essere assessori designati nella squadra del candidato di centrodestra Michele Di Re.

Quella la classica goccia che fece traboccare un vaso pieno di critiche nei confronti di un progetto che, sin dal primo momento, è apparso ai più tanto precario quanto indefinito. Il Pd, infatti, si è presentato alle elezioni amministrative, da un lato con una coalizione che accoglieva al proprio interno pezzi di quella politica che assicurava di voler combattere – si pensi allo slogan «la soluzione reale» in riferimento ai problemi lasciati dal sindaco uscente Nino Garozzo – e dall’altro, fiaccato da uno smembramento interno che ha portato alcuni a sostenere il progetto di Cambiamo Acireale e altri a trovare accoglienza nella lista di sinistra Acireale Bene Comune. Senza contare, quello che per molti è stato il principale peccato della dirigenza acese: aver rifiutato di partecipare a primarie di coalizione. E così la storia di quello che è senz’altro il partito più controverso – forse anche perché propriamente il più partito – della recente storia politica italiana si ritrova davanti a una nuova querelle su scala locale.

Intanto, nell’attesa di saperne di più – domani mattina il nuovo comitato dovrebbe indire una conferenza stampa –, è partito il toto-nomi: le indiscrezioni dicono che tra coloro che potrebbero dare vita al nuovo circolo ci sarebbero gli attuali assessori Francesco Fichera e Nando Ardita, ma anche qualcuno tra i componenti del comitato di Cambiamo Acireale (Marcello Bonaventura?), nonché i dissidenti a sinistra riuniti attorno alla figura di Salvatore La Rosa.

Il tutto mentre giorno 14 si terrà la conferenza stampa, a cui presenzierà anche il segretario provinciale Enzo Napoli, per discutere del nuovo congresso cittadino e del successore del segretario cittadino uscente Antonio Raciti. L’occasione sarà certamente feconda per capire quanto sia percorribile il progetto di un secondo circolo cittadino: in tal senso, lo statuto del partito è abbastanza rigido circa l’ingresso (ritorno) immediato di persone che hanno corso con altri schieramenti.
Sarà, ancora una volta, molto rumore per nulla?


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