Gela, non bastano 23mila sì a Catania «Una legge fatta per non cambiare nulla»

«Un’altra battaglia persa, da più di cento anni proviamo a staccarci da Caltanissetta e anche stavolta non ci siamo riusciti, ma la verità è che la Regione ha confezionato questa legge per non far modificare i confini provinciali e quindi quelli delle circoscrizioni elettorali. Siamo la terra del Gattopardo: tutto deve rimanere com’è». C’è amarezza a Gela tra i promotori del referendum che avrebbe potuto portare la popolosa cittadina nel consorzio di Catania. A parlare è Filippo Franzone, portavoce del Comitato per lo sviluppo dell’area gelese che riunisce 40 associazioni. I voti favorevoli all’abbandono del consorzio di Caltanissetta e al passaggio a quello etneo sono stati 23.442, cioè il 99,23 per cento del totale. I no si sono fermati a 181, lo 0,75 per cento. Ma a rendere inefficace il referendum, di tipo confermativo, è il mancato raggiungimento del quorum: i votanti sono stati solo il 36,14 per cento, molto al di sotto della soglia del 50 per cento più uno degli aventi diritto. Ma chi vuole Gela staccata dal capoluogo nisseno non molla. Il comitato organizzatore ha infatti presentato ricorso all’assessorato regionale agli Enti locali, ritenendo che il superamento del quorum non era un requisito obbligatorio per la validità della consultazione elettorale.

«Il referendum di tipo confermativo – spiega Franzone – previsto dalla legge regionale n. 8 del 2014 (quella sulla riforma delle province, ndr) non contempla il superamento del quorum. Lo prevede, purtroppo, l’unico tipo di referendum, quello consultivo, presente nel regolamento comunale di Gela. Questa vacatio normativa non può però penalizzare la volontà popolare fino ad annullarla, così ci rivolgeremo, se necessario, anche al Tar». Sulla stessa posizione anche il sindaco di Gela, Angelo Fasulo.

Di tempo per cambiare le cose ne resta poco. Sia a Gela, unico comune siciliano ad aver almeno provato a svolgere il referendum, che nel resto dell’Isola. La legge approvata a marzo dava sei mesi di tempo alle città per decidere del proprio futuro. La scadenza è fissata per il 28 settembre. Molti territori – da Mazara del Vallo a Caltagirone, passando per  Acireale, Taormina e la zona ionica – stanno provando a creare nuovi consorzi e confidano in una proroga. Ma su quest’ultimo punto a Gela sono pessimisti. «La legge è stata fatta apposta con troppi paletti per far naufragare i cambiamento – conclude Franzone – Non credo che chi l’ha voluta, adesso sarà disponibile ad allungare i tempi».


Dalla stessa categoria

I più letti

E' l'unico comune in Sicilia ad aver organizzato un referendum per cambiare consorzio. Ma ieri il quorum è stato mancato: sono andati a votare il 36 per cento degli aventi diritto, registrando il 99 per cento di sì. Ma non sono bastati. I promotori della consultazione hanno presentato ricorso alla Regione, «perché - dicono - il superamento del quorum non era obbligatorio». Tanta l'amarezza. «Siamo la terra del Gattopardo: tutto deve rimanere com'è»

E' l'unico comune in Sicilia ad aver organizzato un referendum per cambiare consorzio. Ma ieri il quorum è stato mancato: sono andati a votare il 36 per cento degli aventi diritto, registrando il 99 per cento di sì. Ma non sono bastati. I promotori della consultazione hanno presentato ricorso alla Regione, «perché - dicono - il superamento del quorum non era obbligatorio». Tanta l'amarezza. «Siamo la terra del Gattopardo: tutto deve rimanere com'è»

E' l'unico comune in Sicilia ad aver organizzato un referendum per cambiare consorzio. Ma ieri il quorum è stato mancato: sono andati a votare il 36 per cento degli aventi diritto, registrando il 99 per cento di sì. Ma non sono bastati. I promotori della consultazione hanno presentato ricorso alla Regione, «perché - dicono - il superamento del quorum non era obbligatorio». Tanta l'amarezza. «Siamo la terra del Gattopardo: tutto deve rimanere com'è»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]