Scogliera, muretti di cemento e tubi in ferro Lavori fermi per una contesa giudiziaria

Una piattaforma in cemento, dei muretti dello stesso materiale la cui parte frontale è ricoperta di pietra lavica, come il muretto comunale dietro cui sono stati costruiti, e dei pali in ferro a delimitare la zona. È quanto si vede nella scogliera di Cannizzaro, nel comune di Aci Castello, in via Musco. Una struttura che sorge su un terreno privato, al contrario di quanto si possa pensare, e autorizzata. I lavori, però, hanno visto un lungo stop dovuto a uno scontro con il Comune rivierasco e la soprintendenza ai Beni culturali di Catania, adesso, forse, vicino alla sua soluzione.

«Il proprietario non solo è autorizzato a chiudere l’area – spiega il primo cittadino del Comune di Aci Castello Filippo Drago – ma è tenuto per legge a farlo. Se qualcuno si facesse male lì, la responsabilità sarebbe sua. Inoltre deve pure tenere pulito». Fabio Giuseppe Laneri è il proprietario del terreno, nonché il rup – responsabile unico del procedimento, ovvero dei lavori – come si legge sulla tabella in loco. I lavori però, benché autorizzati sin dal 2012, ad oggi risultano ancora incompleti. Due anni fa la loro esecuzione è stata autorizzata sia dal Comune che dalla Soprintendenza ma, a seguito di un sopralluogo eseguito dopo oltre un anno, il 27 novembre 2013, tutto viene bloccato.

Perché «le opere, così come eseguite, risultano in difformità al provvedimento autorizzativo edilizio ivi compreso il nulla osta della soprintendenza ai Beni culturali», si legge sull’ordinanza del Comune del 22 gennaio 2014. Per questo si ordina «il ripristino dello stato dei luoghi o la loro regolarizzazione ai sensi del Dpr 380/01 (testo unico in materia edilizia, ndr), qualora possibile, entro 60 giorni dalla notifica».

Risultava infatti una divergenza tra i disegni dei progetti e lo stato dei luoghi – differenza poi superata dalla constatazione di «alcuni errori nei disegni», spiegano dal Comune – ma soprattutto c’erano già i muretti. Presenti in un progetto approvato solo dagli uffici comunali ma non dalla soprintendenza, che aveva invece dato il via libera a un’altra versione del piano: quella con una recinzione metallica al posto appunto dei muretti.

E proprio la mancanza del nulla osta della soprintendenza ha portato al fermo dei lavori. La decisione è stata contestata da Fabio Giuseppe Laneri, che ha presentato un ricorso al Tar sia contro il Comune di Aci Castello che contro la soprintendenza, chiedendo l’annullamento previa sospensiva del procedimento contro di lui.

«Ci battiamo per regole precise e perché la gente le conosca e le rispetti, ma bloccheremo ogni scempio selvaggio», sostiene la vice sindaco Ezia Carbone. «È vero che il terreno è di un privato, ma le cose si possono fare solo a patto di alcune condizioni. Se così non è, demoliremo», continua Filippo Drago. Nessun pericolo che ciò avvenga a quanto pare, però. Il tribunale amministrativo etneo ha infatti di recente dato ragione a Laneri contestando alla soprintendenza le «motivazioni generiche» della sua opposizione ai lavori. Accolta dunque la sua richiesta di sospensiva della delibera comunale che blocca i lavori, «ma questi non possono ancora continuare – spiegano dalla soprintendenza – perché comunque non c’è ancora l’autorizzazione per i muretti».

E non si sa se il via libera arriverà oppure no, nè tanto meno si conoscono i tempi. «Stiamo valutando se ricorrere al Consiglio di giustizia amministrativa», dichiara il dirigente della sezione per i beni paesaggistici, Giovanni Laudani.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]