Roberto Russo, l'uomo che lo scorso venerdì ha ucciso la figlia di 12 anni e ferito gravemente quella di 14, è stato interrogato stamattina. Nelle stesse ore si sono svolti i funerali della ragazzina. Intanto è rientrato l'allarme per la carenza di zero negativo per la sorella, le cui condizioni rimangono gravi
S. G. La Punta, interrogato il padre Superata l’emergenza sangue per la 14enne
«Perché non sono morto io?». Roberto Russo, l’uomo che venerdì scorso ha ucciso la figlia di 12 anni e ferito gravemente quella di 14 nella loro casa di San Giovanni La Punta, avrebbe rivolto questa domanda, in lacrime, ai magistrati che lo hanno interrogato stamattina. Nelle stesse ore, nella chiesa del Comune alle porte di Catania si stavano svolgendo i funerali della dodicenne. «Nessuno potrà restituirmi mia figlia», ha detto la madre delle due ragazze alle migliaia di persone che hanno partecipato alla funzione, invitando a «pregare per sua sorella».
Russo, accusato di omicidio e tentato omicidio aggravato, ha tentato il suicidio colpendosi con lo stesso coltello all’addome e per questo è ricoverato all’ospedale Cannizzaro piantonato dai carabinieri. L’uomo non sapeva che la più grande delle figlie si fosse salvata e ha chiesto delle sue condizioni di salute. Per la giovane, ricoverata al reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi, era scattata l’emergenza per recuperare sangue del raro gruppo zero negativo. «Abbiamo superato l’emergenza», fanno sapere dal centro trasfusionale della struttura. «Ieri abbiamo fatto un’apertura straordinaria per permettere di fare le donazioni, si sono presentate circa 60 persone e abbiamo fatto undici donazioni dirette e trenta predonazioni».
La prognosi rimane riservata, e «stamattina – spiegano i medici nel bollettino diffuso – sono iniziati i procedimenti di superficializzazione dello stato di sedazione a cui è stata sottoposta in questi giorni e si è proceduto alla rimozione della protesi tracheale e quindi allo svezzamento dalla respirazione meccanica. Permangono i postumi delle lesioni penetranti in addome e nel polmone di destra».