Acireale, risparmi per 2 milioni di euro Asili accorpati, dipendenti a lavoro di sabato

Quasi due milioni di euro. È quanto il comune di Acireale mira a risparmiare con un’azione di spending review interna approvata giovedì sera con una delibera di giunta recante per oggetto Azioni di contenimento della spesa a servizi invariati.
Il provvedimento, che era nell’aria da tempo e che mira a razionalizzare le uscite dell’Ente in considerazione sia del clima generale a livello finanziario che delle condizioni specifiche in cui si trova l’ente, è articolato in sedici voci ed è stato presentato con il contributo del consulente economico Salvo Nicotra, uno degli ideatori del progetto politico di Cambiamo Acireale.

Tra le motivazioni citate in premessa si fa riferimento alla relazione finanziaria prodotta dal responsabile del settore Programmazione e gestione contabile e finanziaria, Maria Antonia Battaglia, da cui è emerso per l’anno 2014 una riduzione delle entrate pari a 4 milioni di euro. Altro motivo è l’esigenza di creare i presupposti per far sì che il bilancio preventivo per il 2015 possa garantire quei margini di manovra necessari per rendere attuabile il programma con cui il sindaco, Roberto Barbagallo, si è presentato lo scorso maggio davanti agli elettori.

Quali saranno i settori oggetto dei tanto temuti tagli? Ecco i più importanti.
La prima misura prevista riguarda il trasporto dei soggetti disabili che – stando alla delibera – dovrebbe spettare a personale interno, garantendo all’Ente un risparmio di circa 350 mila euro; spazio poi alla sforbiciate in campo burocratico con il taglio della figura del segretario delle commissioni consiliari (risparmio previsto di 60 mila euro), le cui funzioni dovranno essere svolte da uno dei membri della stessa commissione; un piccolo limite, che dovrebbe produrre un risparmio di 100 mila euro, viene posto al numero delle remunerazioni dei consiglieri facenti parti delle commissioni: il massimo dei gettoni settimanali, infatti, viene fissato a quattro. Un’altra riduzione (35 mila euro), riguarderà il personale abilitato all’assistenza durante i consigli comunali: la delibera, infatti, prevede la presenza soltanto di un messo, di un vigile e di un assistente al segretario generale. Rimanendo in tema di consiglio comunale, per vedere le sedute bisognerà sfruttare la diretta streaming: tagliata, infatti, la diretta televisiva (50 mila euro, il risparmio).

A essere soppresse saranno anche quelle strumentazioni – come fax e telefonini – che oggi possono essere facilmente sostituite da altre tecnologie. La misura dovrebbe garantire, secondo i calcoli dell’amministrazione, una riduzione delle spese pari a 50 mila euro. Attenzione anche alle assicurazioni: la ricerca di un’unica società assicurativa potrebbe consentire al Comune di risparmiare altri 10 mila euro e lo stesso vale per un acquisto più parsimonioso dei quotidiani (5 mila euro).

La spending review, però, dovrebbe uscire anche fuori dagli uffici comunali e riguardare anche i locali utilizzati per la formazione. Viene infatti presentata l’esigenza di ottimizzare gli affitti attivi e passivi, citando l’ipotesi di accorpare gli asili nido e valutare una diversa collocazione delle aule della scuola media Paolo Vasta attualmente insistenti nel complesso Pennisi-Alessi (72 mila euro di risparmio previsti). Previsto lo spostamento in edifici comunali anche della Scuola superiore della pubblica amministrazione, che farebbe risparmiare il pagamento di un canone annuale di 92mila euro e il trasferimento della caserma dei vigili urbani.

Passando ai consumi Enel e alle spese postali, con una maggiore accortezza la delibera punta a risparmiare ben 250 mila euro; mentre il blocco di qualsiasi straordinario non esplicitamente autorizzato (eccetto quelli dei vigili urbani) farà rimanere nelle casse del Comune 60 mila euro. Grossa novità, invece, per quanto riguarda l’orario di lavoro: i dipendenti comunali torneranno negli uffici anche il sabato mentre il rientro settimanale viene ridotto a un pomeriggio, in questo caso si prevede un taglio alla spesa di 250 mila euro.


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