L'Ersu risponde alle proteste degli inquilini della Casa dello studente della Cittadella. Tra pochi giorni sarà tutto risolto e, anzi, le ore di riscaldamente verranno aumentate - Freddo e rabbia alla cittadella
‘Questa volta gli studenti hanno ragione’
Non è sempre così, ma questa volta gli studenti hanno proprio ragione. Parola del sig. Giuseppe Pignataro, dellUfficio residenze e ristorazione dellErsu.
La situazione della Residenza universitaria della Cittadella non è quindi stata sottovalutata dallEnte dellAteneo e lo stesso dottor Pignataro ha già provveduto a notificare la situazione all’ufficio tecnico di competenza: Non cè dubbio che bisogna intervenire immediatamente. Bisogna ripristinare al più presto il corretto funzionamento del sistema di riscaldamento, perché non è concepibile che gli studenti debbano sopportare queste temperature. Entro un paio di giorni sarà tutto a regime. La promessa del dott. Pignataro va anche oltre: In questo inverno così rigido non possiamo essere inflessibili in materia di orari. E necessario tenere accesi i termosifoni qualche ora in più del solito, perché gli ambienti non arrivano a riscaldarsi.
Qualche guasto capita sempre nel corso dellinverno, ma quella di questanno non è una situazione uguale a quella del 2005. Adesso è stato installato un nuovo impianto autonomo mentre prima la residenza universitaria era collegata con quello, potente, del Policlinico. Ma nonostante il sistema sia nuovo, evidentemente, i problemi non sono stati del tutto risolti. Lufficio tecnico sta intervenendo. Io più di questo non posso fare conclude Pignataro La ditta ha già fatto un sopralluogo, bisogna solo aspettare i tempi tecnici per le riparazioni.
Intanto ieri gli studenti inferociti e infreddoliti della residenza della Cittadella hanno inviato un comunicato stampa di protesta contro i disservizi di cui sono vittima in queste prime settimane del 2006. Senza riscaldamenti, senza telefono e spesso senza luce (che salta per le troppe stufe accese). I loro rappresentanti, sul piede di guerra, avevano minacciato forme di proteste anche eclatanti. Ma forse, ora, riscaldandosi i corpi, si raffredderanno gli animi