I comunicati Ansa

GIORNALISTI: A TELECOLOR PROPRIETA’ ANNUNCIA 9 LICENZIAMENTI
EDITORI, AVVIATA RISTRUTTURAZIONE PER CRISI ECONOMICA GRAVE

 
(ANSA) – CATANIA, 23 FEB – La proprietà dell’ emittente siciliana Telecolor ha annunciato il licenziamneto di 9 giornalisti assunti a tempo indeterminato sui 13 che compongono la redazione (7con contratto Fnsi e 6 con quello Frt). Lo comunicano i redattori con una nota cui ribatte quella della proprietà della Tv. “Così come temevamo l’editore Mario Ciancio ha deciso di smantellare Telecolor – dice la nota dei giornalisti – Ieri sera la proprietà di questa emittente, riconducibile di fatto a Ciancio, ci ha comunicato l’avvio della procedura per il licenziamento di ben nove dei tredici giornalisti in organico. Un taglio brutale ed ingiustificato che rappresenta di fatto lo smantellamento di quella che una volta era la prima emittente privata della Sicilia. Proprio quest’anno Telecolor compie trent’anni dalla sua nascita”. “Ciancio – prosegue la nota – il più grande editore del Sud Italia ed ex presidente della Fieg, l’ha acquistata nel 2000. Ed oggi, dopo averla smontata pezzo per pezzo, decide di farla morire. E lo fa senza pagare un minimo di costo sociale legato almeno alla tutela dei posti di lavoro. Dunque nove licenziati, a cominciare da tutto il nucleo storico dei giornalisti che per anni sono stati il volto di questa emittente”. I giornalisti annunciano una battaglia sindacale. “A differenza si legge nella nota – di quel che si potrebbe pensare, infatti, Telecolor non è un’azienda prossima al fallimento. Il bilancio 2004 si è chiuso con un attivo di ben due milioni di euro e ancora più corposo sarà l’attivo del prossimo bilancio. Questo grazie alle plusvalenze realizzate con la vendita delle frequenze di Video Tre. Somme da capogiro che hanno compensato tutte le perdite pregresse ed anche l’esborso per l’acquisto dell’emittente. Insomma fino ad ora l’acquisto di Telecolor, almeno per Mario Ciancio, si è rivelato un ottimo affare. Le plusvalenze sono tali che ce ne sarebbe abbastanza per vivere di rendita per almeno dieci anni. Un arco di tempo talmente ampio che permetterebbe tranquillamente di aggiustare l’attuale squilibrio nel conto economico (cioé tra entrate ed uscite correnti). Da qui il piano di risparmi presentato dalla redazione che, assieme ad una più oculata gestione amministrativa, avrebbe consentito il riequilibrio dei conti nell’arco di pochi anni. Ma la proprietà ha rigettato le nostre proposte avviando le procedure di licenziamento”. “Tutto ciò – conclude la nota dei redattori – dimostra che il gruppo Ciancio ha acquistato Telecolor esclusivamente per evitare che su Catania ci fosse anche solo la parvenza di una concorrenza, realizzando così la totale concentrazione del mercato televisivo e pubblicitario. Una volta centrato l’obiettivo Telecolor la si può fare tranquillamente morire a cominciare proprio dai giornalisti che pensano, parlano e scrivono troppo”. La proprietà di Telecolor in una nota dice “che in conseguenza della gravissima crisi economica in cui versa l’azienda, è stata avviata una ristrutturazione complessiva della società”.

“La crisi strutturale – prosegue – dell’azienda ha determinato sistematiche perdite di gestione che, essendo generate da uno squilibrio nell’attività ordinaria piuttosto che da eventi contingenti, possono mettere in serio pericolo la sopravvivenza della società. Dopo ben quattro mesi di trattative informali tese a trovare soluzioni alternative ai paventati licenziamenti, e nonostante la manifesta disponibilità dell’azienda ad accettare eventuali proposte di riduzioni di orario – tali da ridurre almeno in parte i costi del personale mantenendo al contempo intatto l’organico – l’azienda è stata costretta ad avviare una procedura che fissa i termini entro i quali si può ancora arrivare a proprio avviso ad una pacifica, soluzione della controversia”. L’ editore dissente “dalla fantasiosa ricostruzione del fatti aziendali riportata nel comunicato della redazione”.

 “Volendo evitare – conclude – un’errata chiave di lettura in ordine alla inevitabile operazione di autotutela che l’azienda ha attivato, nel confermare e ribadire l’assoluta indipendenza della redazione l’azienda ha deciso – come atto di garanzia nei confronti dei cittadini e delle forze politiche e sociali che operano sul territorio – di istituire un ‘Comitato di garanti’ che affiancando l’editore concordi con il direttore della redazione di Telecolor la linea politico-editoriale. A questo proposito, a tutela della propria immagine, Telecolor S.p.a invita i rappresentanti sindacali territoriali della provincia di Catania di Cgil, Cisl, Uil, Unionquadri e Associazione Siciliana della Stampa e i rappresentanti delle maggiori forze politiche, onorevoli Enzo Bianco, Anna Finocchiaro, Raffaele Lombardo, Enzo Frontino, Guido Ziccone, a costituire il comitato di garanzia”. (ANSA).

 

TELECOLOR: ANNUNCIATO LICENZIAMENTO ANCHE PER 7 IMPIEGATI
V. “GIORNALISTI: A TELECOLOR PROPRIETA’…” DELLE 13:31 CIRCA

(ANSA) – PALERMO, 23 FEB – La proprietà dell’ emittente Tv Telecolor ha avviato la procedura di mobilità anche per sette dipendenti dell’ area tecnico-amministrativa. Lo dicono le segreterie provinciali CGIL, CISL, FISTEL-CISL, SLC-CGIL e le Rsa aziendali secondo cui “si tratta di una scelta unilaterale dell’ azienda che non ha assolutamente tenuto conto delle proposte alternative formulate dalle rappresentanze sindacali unitamente alle organizzazioni territoriali”. Le organizzazioni sindacali “stigmatizzano il comportamento della proprietà in quanto le motivazioni a base della procedura non hanno alcun fondamento economico e finanziario e denunciano il tentativo di voler comprimere le potenzialità di espansione di una emittente che da oltre trent’ anni fornisce un servizio giornalistico, informativo e di intrattenimento di grande qualità ed unanimemente riconosciuto e rischia, inoltre, di compromettere il difficile equilibrio dell’informazione catanese” Nel proclamare lo stato di agitazione le organizzazioni sindacali “sono impegnate a contrastare il disegno aziendale per difendere i posti di lavoro e il futuro di Telecolor, ormai diventata patrimonio di tutti i siciliani”.(ANSA).


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