Avete mai provato a ‘vedere con le mani’?

Un bastone per orientarsi ed una mascherina nera per coprire gli occhi. Sono due oggetti di cui bisogna munirsi all’ingresso del museo Diocesano per partire all’esplorazione di alcune opere d’arte attraverso un mondo a noi sconosciuto: quello dei non vedenti. E per una volta sono proprio loro a fare “da guida”, accompagnandoci lungo un percorso nel buio, in cui l’unico senso a cui possiamo affidarci è il tatto. È questa la mostra “Vedere con le mani”.

“L’idea, nata da una collaborazione tra l’Accademia delle belle Arti e la stamperia dell’Unione italiana ciechi, è quella di portare l’architettura su scala in modo che possa essere percepita, e quindi toccata anche dai non vedenti”, spiega il professor Enrico La Rosa, docente all’Accademia delle belle Arti.

Si tratta di opere riguardanti il patrimonio artistico della nostra terra, dall’area monumentale del cimitero di Catania, la chiesa di S. Giuliano in Via Crociferi, passando per la valle dei templi di Agrigento fino a giungere ad una riproduzione dell’Etna. Il tutto realizzato in modelli su scala, che possiamo visitare uno per uno sotto le istruzioni dei ragazzi, che tra l’altro, fanno da cicerone.

Una di loro è Marianna, 23anni, studentessa alla facoltà di Lingue di Catania: “È strano dover trasmettere agli altri ciò che di solito provo io, dire dove appoggiare le mani, in quale direzione andare…”. Lo stesso compito spetta ad altri 3 ragazzi non vedenti: Luca, che è il dirigente dell’Unione italiana ciechi della sezione provinciale di Catania, Benedetta e Davide, i quali si alterneranno accompagnando gli interessati alla visita guidata delle opere d’arte.

I visitatori, d’altro canto, non possono che essere stupiti dalla sensazione che si prova rinunciando per un attimo alla loro memoria visiva. Riuscire solo a toccare, provare a riconoscere la superficie levigata di un marmo o quella di una pietra lavica, distinguere le forme di un monumento in stile liberty da un altro in stile gotico. E qui occorre anche un po’ di cultura, oltre che sensibilità tattile.
Nell’ultima parte del percorso inoltre, viene stimolato un altro senso, l’olfatto: ci si tuffa in un mondo di profumi emanati dalle piante aromatiche esposte, come ad esempio il timo, la menta e l’origano.
E a conclusione di tutto, arriva il momento in cui agli ospiti è finalmente svelato con quali opere sono venuti a “contatto”, facendole vedere proiettate su uno schermo.

L’arte diventa quindi lo strumento per focalizzarci sui sensi a cui di solito nemmeno facciamo caso, per far sì che l’evento lasci un segno soprattutto sotto il punto di vista umano: “Il problema è che mancano i luoghi di aggregazione tra vedenti e non vedenti, e la gente non sa come avvicinarsi a noi. Per questo noi vogliamo sensibilizzare i vedenti con mostre di questo genere che per noi significano molto”, conclude Luca.

Info:
Mostra tattile “Vedere con le mani”
Dal 9 al 19 maggio presso il Museo Diocesano, p.zza Duomo Catania
Orari d’apertura: 9.00-12.30/16.00-19.30


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