Amt, guardie giurate insieme ai controllori Sugli autobus etnei per fermare gli «evasori»

Guardie giurate di società private assieme ai controllori dell’Azienda metropolitana trasporti. È questa la novità alla quale dovranno prepararsi i cittadini che si muovono con i mezzi pubblici della società partecipata del Comune di Catania. Accanto alle tradizionali divise dell’Amt, i catanesi nei prossimi mesi vedranno quelle dei vigilantes – ma senza pistola – incaricati di verificare che tutti i viaggiatori sulle vetture pubbliche siano in possesso di biglietti regolari e timbrati. Perché, secondo le stime dell’azienda dei trasporti, «gli evasori ci costano ogni anno circa cinque milioni di euro». Una cifra che, fino a questo momento, grava sulle spalle, ormai troppo anziane, della trentina di controllori Amt in servizio. Tutti ex autisti che non sono più idonei al servizio di guida. Sono loro che, nel prossimo futuro, potrebbero essere accompagnati da altrettanti uomini di sicurezza. Più giovani.

La procedura per la selezione della compagnia di guardie giurate che inaugurerà un periodo di prova nei prossimi mesi è quasi conclusa. Pochi giorni ancora per finire la fase di valutazione e poi, per un semestre, sulle linee urbane dell’Amt i controlli raddoppieranno. La collaborazione tra guardie giurate e personale della società che gestisce il trasporto pubblico locale, del resto, altrove è una realtà consolidata. Succede a Bolzano e Brescia e, più a Sud, anche in Puglia. Pure a Palermo, nel 2009, era stato fatto un tentativo: per qualche giorno, i vigilantes hanno presidiato i mezzi pubblici del capoluogo isolano.

A Catania è solo questione di tempo. Ma anche di soldi. Perché un dipendente interno dell’Amt costerebbe, ogni ora, almeno 27 euro. Mentre una guardia giurata di una società esterna bisognerebbe pagarla tra i 12 e i 15 euro l’ora. Anche se quest’ultima non andrebbe a sostituire il personale Amt, ma ad aggiungersi. Le stime le ha comunicate Carlo Lungaro, presidente dell’Azienda metropolitana trasporti, alla commissione Bilancio del Comune di Catania. «Una riduzione della spesa», l’ha definita il numero uno dell’Amt nel corso della sua audizione. Perché, superato lo scoglio dell’investimento iniziale, ci penseranno «i ricavi dell’evasione» ad ammortizzare gli stipendi di altro personale. Quanto costerà non si può ancora dirlo perché non è stata definita la durata della sperimentazione. Né la data di partenza, anche se dalla partecipata etnea viene considerato un provvedimento urgente e prioritario.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]