Acireale, da Roma nessuna risorsa per danni del maltempo Il sindaco: «Perché ad altre Regioni sì e alla Sicilia no?»

Da Roma non arriverà nessun aiuto. Quello che negli scorsi mesi era stato soltanto un timore, pare aver trovato conferma: per la tromba d’aria che il 5 novembre ha messo in ginocchio la città di Acireale il governo nazionale non stanzierà alcuna risorsa. La decisione di non riconoscere lo stato di emergenza alla città dei cento campanili sarebbe stata inviata alla Regione con una nota lunedì scorso, anche se manca ancora l’ufficialità. 

A diffondere l’indiscrezione è stata nelle ultime ore la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Angela Foti, la quale sarebbe venuta a conoscenza della deludente novità dal segretario dalla senatrice pentastellata Ornella Bertorotta. Se le voci verranno confermate, il Comune dovrà fare affidamento soltanto sui 3 milioni di euro assegnati dalla Regione a inizio gennaio con un emendamento inserito nell’esercizio provvisorio. Una cifra ben lontana dai 10 milioni relativi alla quantificazione dei danni fatta all’indomani della calamità. 

Di profonda amarezza parla il sindaco Roberto Barbagallo: «Sembra che non sia stato riconosciuto dal governo lo stato di calamità – ha dichiarato il primo cittadino acese –. Siamo stati informati tramite il deputato regionale Angela Foti. Aspettiamo di leggere il documento e accedere agli atti per capire quali siano le motivazioni della decisione, ma al momento non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale né nulla di preciso». Nell’attesa di visionare le motivazioni, Barbagallo si lascia andare a qualche considerazione sulla differenza di trattamento ricevuta da altri comuni italiani: «Sappiamo che in Lombardia per fatti simili e successivi all’evento del 5 novembre è stato riconosciuto lo stato di emergenza e sono stati assegnati nove milioni di euro. Qualora dunque fosse confermata la decisione del governo, vorrei capire perché alcune Regioni hanno goduto del sostegno dello Stato e in Sicilia invece sia stato negato il riconoscimento dello stato di emergenza». 

Il sindaco lancia poi una frecciata ai deputati acesi presenti a Montecitorio, Fausto Raciti (Pd) e Basilio Catanoso (Forza Italia): «Vorrei capire anche con quanto impegno ed energia i nostri deputati nazionali si siano fatti portavoce delle condizioni in cui la tromba d’aria ha lasciato la città e tante famiglie. Questa sera in consiglio comunale – ha proseguito Barbagallo – farò una comunicazione per informare i cittadini sulla distribuzione dei 3 milioni stanziati della Regione». 

Sulla gestione delle risorse regionali, è intervenuta la stessa Angela Foti che ha invitato gli uffici a produrre con celerità i progetti da finanziare: «L’assegnazione dei 3 milioni di euro da parte della Regione è un dato di fatto – commenta la deputata del M5S – ma per potervi accedere bisognerà che il Comune presenti precisi progetti. Non bisogna tergiversare su questo fronte». Foti poi commenta anche la possibilità di utilizzare il denaro per risarcire i privati: «Sono vicina alle persone colpite, a chi ha perso la casa – ha continuato – però non sono sicura che le risorse potranno essere utilizzate con facilità nei confronti dei privati. La speranza, in tal senso, è che il Comune riesca a redigere dei criteri di trasparenza ed efficacia che possano agevolare questo percorso». 

A riguardo Barbagallo si è detto convinto di riuscire a farcela: «Una parte (delle risorse, ndr) andrà al pubblico e servirà a coprire le spese per le due strutture più colpite, il Palavolcan e il Teatro Maugeri, per il ripristino degli impianti di illuminazione nelle zone più colpite e per le zone del Suffragio e Santa Caterina; il resto, tramite un percorso trasparente, sarà utilizzato per cercare di dare un contributo ai cittadini più danneggiati».


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