Piano del traffico, D’Agata annuncia già il nuovo «Brt per Librino, parcheggi scambiatori e metro nel 2016»

«Siccome siamo stanchi dei confronti a distanza, questa volta vi abbiamo invitati qui per confrontarci di persona». Cosi Mirko Viola, a capo dei Giovani di CittàInsieme, ha introdotto ieri un’assemblea pubblica dedicata al Piano urbano del traffico. Al tavolo dei relatori l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata, contrapposto a Dario Pistorio, vicepresidente della Confcommercio di Catania e della Fipe, associazione di categoria che tanto ha criticato l’amministrazione guidata da Enzo Bianco per le scelte di viabilità, in primo luogo per il Lungomare liberato, chiedendo «maggiore dialogo». In sala erano presenti molti rappresentanti dell’associazione Salvaiciclisti, tra i principali promotori delle giornate pedonali lungo i viali Artale Alagona e Ruggero di Lauria che tornerà sabato 21 e domenica 22 marzo, ma l’auspicato confronto, nelle oltre due ore di dibattito, si è trascinato stancamente. Nel mezzo alcune critiche di Pistorio relative «alla rotonda di via D’Annunzio, dove i negozi sono in procinto di chiudere». D’Agata ha risposto promettendo futuri interventi, che verranno inseriti «nel prossimo Piano del traffico, quello precedente in scadenza ad aprile, e la giunta ci sta lavorando». L’assessore ha annunciato, in previsione del nuovo documento, «agevolazioni per chi acquista auto elettriche, restrizioni alla circolazione alle auto Euro 0 ed Euro 1, le aree di parcheggio a tariffa differenziata, quindi più care in centro, il nuovo Brt che porterà a Librino, il Movidabus che partirà da piazzale Sanzio, la metropolitana da piazza Stesicoro a Nesima nel 2016».

«Lo scorso anno – ha detto Pistorio – qui a Cittàinsieme avete fatto un’altra assemblea sulla Viabilità: era presente Carlo Lungaro, presidente dell’Azienda metropolitana trasporti, e tutto si basava su un dato: 30 mila auto entrano a Catania ogni giorno. Cosa è stato fatto in quest’anno per risolvere il problema? Nulla», afferma il vicepresidente di Confcommercio, che in relazione al Lungomare liberato afferma: «A noi la domenica a piedi va benissimo. Ma bisogna mettere in sicurezza la strada prima di fare una pista ciclabile, lì è pericoloso camminare anche a piedi. E il progetto del Waterfront che fine ha fatto?», spiega Pistorio. «Concordo con quanto afferma – ribatte D’Agata – ma l’amministrazione è contraria alla realizzazione della speculazione edilizia sul Waterfront (che prevedeva la costruzione di un centro commerciale sul mare, ndr), che è stata bloccata dal commissario dello Stato. La soluzione che potrebbe però permettere di realizzare in maniera continua la pedonalizzazione è il completamento del viale Alcide De Gasperi».

Per l’assessore alla Viabilità però il problema principale a qualsiasi intervento è soprattutto «una questione culturale: Catania non è Torino, e non ci si può approcciare ai problemi della città ragionando come fanno le persone in sala», spiega l’assessore, riferendosi alle richieste di una città più a misura di ciclista rivolte da Salvaiciclisti. Una visione classista dei problemi cittadini che viene esplicitata dall’assessora alle Attività produttive Angela Mazzola, presente in sala ma non fra i relatori. «Io nell’ultimo anno ho dato autorizzazioni per creare tre nuovi mercati rionali. Ma sapete quanti ambulanti, che occupano abusivamente le strade rallentando il traffico, hanno chiesto il posto? Zero. Evidentemente c’è chi preferisce restare abusivo e non pagare tasse. A San Giorgio poi – continua Mazzola – c’era una intera strada occupata. Abbiamo dovuto fare una lotta cruenta per liberarla», conclude l’assessora. 


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