Chi sono i social influencer di Catania? Lo rivela la mappa online di un palermitano

Il primo è @astro_luca, ovvero l’astronauta etneo Luca Parmitano. A seguirlo un altro vip, ovvero l’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Subito dopo, al terzo posto c’è però Rocco Rossitto, esperto di web marketing, blogger e utente attivissimo di Instagram e Twitter, ma non certo conosciuto alle grandi masse. Eppure i numeri non sbagliano: secondo Klout, noto sito americano che assegna un punteggio alla presenza sui social network, sono loro i leader indiscussi della classifica dei social influencer catanesi. A mettere insieme i dati del noto sito americano è stato Tony Siino, blogger, web strategist e soprattutto creatore di Rosalio, uno dei blog più seguiti in Sicilia, con sede nel capoluogo. Proprio da Palermo, «la scorsa estate ho pubblicato una classifica delle persone che avevano punteggi più alti su Klout. La cosa, poco più che un esperimento, ha avuto tantissimo seguito e – prosegue Siino – a settembre ho creato il sito socialinfluencer.it». 

Lo scorso lunedì ha messo online, con l’aiuto di Youthub Catania, anche la versione catanese. La classifica vede una varietà di soggetti: presenti, tra gli altri, Antonio Perdichizzi, giovane imprenditore etneo, Simone Tornabene, anche lui web strategist, Davide Bennato, docente di Sociologia dei media digitali all’università di Catania, tutti nelle prime dieci posizioni. Tra i giornalisti il primo in classifica è Turi Caggegi, che sopravanza di quasi venti posizioni la prima giornalista donna, Maddalena Bonaccorso, che precede a sua volta a cantantessa Carmen Consoli, ferma al numero 29 nonostante sia seguita da 285mila persone. Scarsa – a parte il caso di Lombardo – la presenza di politici: la prima in classifica è al numero 53, Michela Giuffrida, parlamentare europea ma soprattutto ex direttrice del Tg di Antenna Sicilia. 

«Tutto parte dalla necessità di monitorare l’attività online di politici, vip, giornalisti. Nella versione palermitana – spiega Siino – ho messo dentro tutti loro, facendo una selezione. Pian piano ho aggiunto persone che ritengo siano punti di riferimento nei loro settori, blogger e soggetti che lavorano nei social media. A Palermo siamo partiti con una cinquantina, ora sono 472 i social influencer monitorati». Un modo di procedere che è stato applicato quasi esattamente anche sotto l’Etna, dove «pian piano tra dimenticanze colmate, tra gente iscritta e segnalata, il numero sta crescendo, e adesso sono un centinaio. Per sceglierli – spiega Siino – non ci siamo troppo soffermati sulla questione semiotica, nella classifica ci sono solo soggetti che hanno molte interazioni: se sei influente, hai interagito con qualcuno».

La classifica, secondo l’esperienza palermitana, porta però anche ad alcune conseguenze per chi ne fa parte: «A Palermo si è creata una forte competizione per risalirla. È capitato quindi che molte persone, vedendosi insieme in classifica, abbiano iniziato ad interagire, aumentando il punteggio Klout. Un effetto di networking positivo, ma c’è stato anche chi, come alcune ragazzine che ora sono tra le prime posizioni, ha creato account su Instagram o altri social mettendo foto pur di risalire», spiega Siino. La classifica, comunque, anche con queste storture, non manca di attendibilità: «Questa persone si vedono ogni giorno salire o scendere, mentre c’è chi resta sempre in classifica. Il prossimo passo sarà implementare uno storico delle posizioni». 

La classifica dei social influencer ha infine creato a Palermo un altro effetto positivo: «Abbiamo iniziato a incontrarci fisicamente – racconta Siino, che oltre a essere il creatore è anche terzo nella classifica palermitana -. Prima con aperitivi per conoscerci, poi a Favara, a Farm, abbiamo fatto un workshop di idee sul recupero urbano. In programma adesso abbiamo un TedEx. Ma prima di tutto vorremmo utilizzare la presenza sui social per aiutare SalvarePalermo a raccogliere fondi per riparare il mosaico della pupa del Capo, che rappresenta la divinità demetra che sta crollando», conclude il creatore di socialinfluencer.it.


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Da lunedì i catanesi hanno uno strumento per capire chi è che davvero conta sui social network: la mappa online di socialinfluencer.it. A crearla, utilizzando le statistiche di Klout.com, è stato Tony Siino, che a settembre aveva creato una lista simile nel capoluogo, dove «si è scatenata una competizione per risalire nella classifica»

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