Paternò, scongiurati licenziamenti per i dipendenti Qè «I 300 a tempo indeterminato possono stare tranquilli»

«Non c’è alcuno rischio di perdita di posto di lavoro. I trecento lavoratori assunti a tempo indeterminato del call-center Qè possono stare tranquilli. È in atto una trasformazione dell’azienda, la quale inquadrata nell’ambito del settore dei servizi assumerà ben presto i caratteri di un’impresa legata al settore industriale». Ad affermalo Giovanni Pistorio, segretario provinciale della Cgil, il quale assieme al collega Antonio D’Amico, segretario generale della Fistel-Cisl, sta seguendo la metamorfosi dell’azienda bresciana Qè, dopo l’uscita di scena dell’imprenditore paternese Franz Di Bella che deteneva il 28 per cento delle azioni. 

Una assemblea sindacale tenutesi all’interno delle due strutture dell’azienda in contrada Monafria e in contrada Tre Fontane ha provocato molta preoccupazione tra i lavoratori, tra i quali molti giovani tra i 20 e 35 anni. «Abbiamo fatto un miracolo, abbiamo evitato dei licenziamenti – ha dichiarato Antonio D’Amico – erano a rischio un centinaio di posti di lavori in quanto esuberi. Grazie alla trasformazione di azienda legata al ramo industriale, possiamo ottenere un aiuto attraverso gli ammortizzatori sociali; con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento», assicura il sindacalista. Che conclude: «Bisogna elogiare l’imprenditore che investe sul territorio etneo e in particolar su Paternò. Un imprenditore che avrebbe potuto investire fuori dall’Italia e risparmiare tantissimo».

Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino di Paternò, Mauro Mangano: «Vista la grandissima importanza che l’azienda riveste, dal punto di vista occupazionale, nel territorio paternese, mi sono immediatamente messo in contatto con le organizzazioni sindacali che stanno seguendo le vicende dei lavoratori. I sindacati mi hanno assicurato che si stanno studiando delle strategie per evitare ripercussioni negative per gli operatori del call center, mettendo a punto delle soluzioni per il rilancio dell’azienda – afferma – Il Qè rappresenta ormai da diversi anni un importante elemento di sviluppo per il nostro territorio, per questo chiedo ai vertici dell’azienda di fornire ulteriori chiarimenti in merito alle azioni che si stanno intraprendendo per evitare che venga compromesso il futuro dei numerosi operatori che vi hanno trovato impiego».

Anche l’imprenditore Franz Di bella, uno degli ex soci uscito dalla società, ha specificato che «dal momento in cui ho dato le dimissioni dall’azienda ho inviato il socio di maggioranza a non operare licenziamenti. Per salvaguardare i lavoratori ho proposto la riduzione dell’orario». 


Dalla stessa categoria

I più letti

La rassicurazione viene dai rappresentanti sindacali di Cgil e Fistel-Cisl. Dopo l'uscita di scena dell'imprenditore paternese Franz Di Bella, che deteneva il 28 per cento delle azioni dell'azienda bresciana, i dipendenti della società temevano lo smantellamento della società. «Con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento»

La rassicurazione viene dai rappresentanti sindacali di Cgil e Fistel-Cisl. Dopo l'uscita di scena dell'imprenditore paternese Franz Di Bella, che deteneva il 28 per cento delle azioni dell'azienda bresciana, i dipendenti della società temevano lo smantellamento della società. «Con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento»

La rassicurazione viene dai rappresentanti sindacali di Cgil e Fistel-Cisl. Dopo l'uscita di scena dell'imprenditore paternese Franz Di Bella, che deteneva il 28 per cento delle azioni dell'azienda bresciana, i dipendenti della società temevano lo smantellamento della società. «Con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento»

La rassicurazione viene dai rappresentanti sindacali di Cgil e Fistel-Cisl. Dopo l'uscita di scena dell'imprenditore paternese Franz Di Bella, che deteneva il 28 per cento delle azioni dell'azienda bresciana, i dipendenti della società temevano lo smantellamento della società. «Con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento»

La rassicurazione viene dai rappresentanti sindacali di Cgil e Fistel-Cisl. Dopo l'uscita di scena dell'imprenditore paternese Franz Di Bella, che deteneva il 28 per cento delle azioni dell'azienda bresciana, i dipendenti della società temevano lo smantellamento della società. «Con l’introduzione della cassa integrazione, una volta ottenuta, avremmo una riduzione del monte ore, ma nessuna licenziamento»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]