La scuola Doria di scena ai Benedettini

È stata una vera rappresentazione dell’importanza della scuola Andrea Doria nel quartiere San Cristoforo, quella di ieri pomeriggio all’auditorium dei Benedettini. I ragazzi hanno suonato, cantato e recitato mettendo in scena ciò che hanno imparato durante l’anno scolastico. Quella di ieri, infatti, è stata una dimostrazione pratica e concreta di quanto il plesso Andrea Doria sia importante per questi ragazzi. Non solo perché rimane aperta fino a tardi e permette loro di poter svolgere numerose attività oltre quelle previste dalle ordinarie lezioni scolastiche (attività teatrali, musicali, culturali, ambientali, sportive), ottenendo anche buoni risultati (sono stati mostrati alcuni trofei conquistati), ma anche perché insegna loro la legalità e l’onestà. Erano entusiasti i ragazzi di poter far vedere al pubblico presente (poco a dire il vero) e ai loro genitori quanto avevano imparato.  

A presentare l’incontro, oltre il preside della Doria Santonocito e alla professoressa Messina, c’era anche il preside Famoso, che ha portato la sua solidarietà personale e quella della facoltà di Lingue di Catania. «È assurdo – ha detto il preside – ciò che si è venuto a creare in una situazione così delicata e che mette a dura prova la vostra vita scolastica. È criminale – ha continuato – che in un quartiere come San Cristoforo non si assicuri una necessità e un diritto che possa dare una svolta sociale diversa da quella che offre il quartiere. È una responsabilità civica e civile. Sono state brave questa mamme che hanno saputo prendere in mano questa situazione e portare avanti la loro battaglia, e speriamo che l’avranno vinta. D’altra parte, sono sempre le mamme quelle che scendono in piazza per difendere i loro figli, come le mamme dei desaparecidos in Argentina».

«In questi anni in cui c’è una grande necessità generale della scuola, la Doria sta vivendo tutto questo», ha detto il preside Santonocito. «La nostra è l’unica scuola in affitto e le nostre difficoltà sono nate ben 18 mesi fa per esplodere l’anno scorso con il primo procedimento di sfratto esecutivo per morosità del Comune. Adesso pare che tutto sia stato risolto, ma è sempre tutto temporaneo. Se tutto va bene avremo la scuola ancora per due anni, ma poi? Bisognerebbe impegnare le risorse nelle zone ad alta micro-criminalità e dispersione scolastica, qui invece si sta facendo l’esatto opposto, si vuole chiudere una scuola. La favola di Pinocchio ci insegna che ad ogni angolo c’è un Lucignolo ad aspettare i nostri figli per distrarli e non farli andare a scuola. Ebbene quanto più lontano sarà la scuola dalle loro case, tanti più Lucignoli potranno incontrare lungo la loro strada».
 
Come fine programma è stato proiettato un video-racconto della vicenda della scuola Andrea Doria, e della protesta delle mamme. Della loro occupazione, dei loro incontri con l’assessore Maimone, delle promesse mancate e delle delusioni. «Ringrazio tutti, il prefetto, i professori, il preside, le mamme e tutte le associazioni che ci sono stati vicini e ci hanno dato forza e coraggio. I comitati rimangono attivi e continueranno a vigilare fino a che non vedremo il contratto firmato. Siamo decise a non mollare» ha detto Melina Di Fazio, portavoce del comitato donne madri della scuola Andrea Doria di S.Cristoforo.
 
Nelle stesse ore in cui si svolgeva questa manifestazione della scuola Doria, a palazzo dei Chierici si svolgeva la conferenza servizi tra gli assessori Maimone, Drago e Caruso, il ragioniere del Comune Castorina e l’avvocato delle suore Giuffrida. Si attende di sapere se siano riusciti a trovare un accordo che dia almeno un po’ di stabilità agli abitanti di San Cristoforo e ai ragazzi.


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