Quasi 200 studenti di 13 scuole catanesi siederanno in tribuna B oggi pomeriggio per il derby. Sono i partecipanti all'evento che si svolgerà lunedì, organizzato da Figc, torre del Grifo village e Comitato paraolimpico, dove si affronteranno squadre composte da giocatori normodotati e diversamente abili
Per Catania-Trapani, 180 ragazzi entrano gratis Grazie a torneo Special Cup, giocano alunni disabili
In occasione di Catania-Trapani, derby attesissimo del week-end etneo, 180 ragazzi saranno ospitati in tribuna B grazie ai biglietti concessi gratuitamente dal Calcio Catania ai partecipanti della Special Cup. La manifestazione, che andrà in scena lunedì mattina, dalle 8 e 30, nei campi di Torre del Grifo, avrà un antipasto proprio nella partita di oggi grazie alla presenza al Massimino di quasi 200 ragazzi appartenenti a 13 scuole catanesi.
La formula della Special Cup conserva i valori più genuini dello sport e del calcio: squadre composte da giocatori normodotati e diversamente abili si affronteranno in un torneo che durerà per tutta la mezza giornata di lunedì, grazie all’organizzazione dal Comitato provinciale Figc Catania, Torre del Grifo Village e il Cip (Comitato italiano paraolimpico). «Sono occasioni per un’integrazione massima – spiega Teresa Chiara, vicepresidente della delegazione provinciale FIGC Catania – fanno capire come il calcio abbia un potenziale importante d’integrazione. Credo molto nel capacità di unione che proprio il calcio può fare scaturire; finchè non si sporca con quel che di più grande gli sta intorno».
Special footbal Cup ha tre destinatari nel progetto. Gli alunni con disabilità intellettiva, che possono sperimentare l’esperienza dello sport e del gioco adattata alle proprie capacità, interagendo con i compagni che, opportunamente preparati, vivranno la disabilità in un contesto di divertimento ed emozione sportiva; gli alunni senza disabilità, che saranno condotti a vivere esperienze di integrazione con la disabilità in cui questa è la principale risorsa da cui scaturiscono momenti di gioco e di sport; e infine docenti della scuola dell’obbligo, non solo di educazione fisica, che avranno l’occasione di far accrescere le capacità relazionali all’interno del gruppo classe, educando gli alunni alla socializzazione nel far loro vivere esperienze di reale integrazione.
Una figura del tutto nuova è quella del cosiddetto alunno partner. All’interno della squadra – composta da cinque persone – gli alunni partner sono due, tre saranno quelli disabili. Gli alunni partner hanno sostanzialmente un ruolo di regia e non avranno la possibilità né di tirare in porta, né di intercettare la palla indirizzata nella propria porta. Non potranno calciare punizioni, rimesse laterali, calci di rigore.