Acireale, le proposte del bilancio partecipativo Idee su ambiente, antimafia, bambini e Terme

Dal pedibus alla biblioteca dei bambini, dai murales contro la mafia agli incentivi al compostaggio domestico, passando per la riqualificazione di strade abbandonate e un disegno di legge per far sì che la proprietà delle Terme passi dalla Regione al Comune. Sono queste le principali proposte venute fuori dagli aderenti al bilancio partecipativo, proposto per la prima volta ad Acireale dall’amministrazione guidata da Roberto Barbagallo.

I progetti, raccolti nei primi mesi dell’anno, sono stati già oggetto di confronto tra giunta e proponenti all’interno di singole conferenze di servizi a cui seguirà un ulteriore approfondimento da parte pare di un’apposita commissione deputata a selezionare le proposte più idonee a far parte del bilancio che il Comune presenterà alla fine di questo mese: «Si tratterà del primo bilancio dell’amministrazione Barbagallo – si legge in una nota – e, come annunciato, sarà il primo bilancio partecipato del comune di Acireale». E se è vero che bisognerà ancora attendere per sapere quali saranno i progetti che entreranno ufficialmente a far parte della programmazione finanziaria dell’ente, si può già ragionare sulle aree di interesse su cui si sono concentrate le poche decine di acesi che hanno risposto all’invito dell’amministrazione.

Particolare attenzione è stata ricevuta dalle opere per i più piccoli, con le proposte di istituire il pedibus – una forma di trasporto scolastico per i piccoli alunni che saranno accompagnati a piedi da adulti volontari – e dare vita a una ludoteca e una biblioteca specializzata in testi per i ragazzi. Spazio, poi, anche per l’ambiente con l’introduzione di incentivi al compostaggio domestico – quest’ultima misura è stata già anticipata ieri mattina dall’assessore all’Ambiente, Francesco Fichera, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti –, la creazione di un’area adibita a sgambatoio per i cani e l’adozione di piazze e villette con il coinvolgimento di giovani diversamente abili. E se c’è chi pensa che sia giunto il momento per la creazione in città di un tempio crematorio e chi, invece, punta alla riqualificazione di parti della città con la realizzazione di murales che inneggino agli eroi dell’antimafia, la proposta che incuriosisce maggiormente specialmente per la portata del respiro è quella che riguarda le Terme di Acireale.

Lo stabilimento, che proprio nelle ultime settimane ha chiuso i battenti per la montagna di debiti accumulati negli e sul cui destino è difficile fare previsioni, potrebbe diventare patrimonio del Comune. O almeno è questa la proposta di chi ha suggerito all’ente di farsi promotore di un disegno di legge sostenuto dai cittadini e da affidare ai deputati regionali acesi, Nicola DAgostino e Angela Foti, per trasferire le Terme dalla Regione al Comune.

Su questo esperimento di partecipazione attiva, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha sottolineato come «l’assemblea che costituisce il Bilancio partecipato non esaurirà i suoi compiti con l’esame delle proposte, ma sarà tenuta in considerazione e dovrà esprimersi nelle fase successive di realizzazione dei progetti. Per noi amministrazione – ha aggiunto il primo cittadino – è stato un momento di grande soddisfazione, un esperimento che abbiamo voluto avviare per il nostro primo bilancio e che continueremo a proporre ogni anno». 


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