Acireale, deciso l’abbattimento dell’ecomostro Accordo tra Comune e Regione, presto la gara

La lunga attesa per gli amanti della Timpa di Acireale potrebbe essere realmente in procinto di finire. L’ecomostro in cemento e acciaio che da quarantanni deturpa il paesaggio della riserva naturale orientata, facendo brutta mostra di sé davanti agli occhi dei turisti che in estate affollano la scogliera acese, potrebbe essere abbattuto entro la fine dell’estate. A dare la notizia è il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, che ha confermato le indiscrezioni già trapelate nella serata di ieri sulla firma della convenzione tra Comune e assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità per la demolizione della struttura. Quello che per tutti è ormai noto come l’ecomostro è in realtà quello che sarebbe dovuto diventare l’Aloha Mare hotel. E invece è rimasto lì dal 1975, quando cominciano i lavori finanziati dall’assessorato al Turismo, poi interrotti per l’indignazione dei cittadini e i danni comportati al costone della Timpa. Adesso, secondo l’associazione Legambiente, ci sarà da fare attenzione anche alla strada che doveva collegare la frazione di Santa Caterina all’hotel.

Intanto questa brutta pagina potrebbe essere davvero cancellata. L’incontro di ieri a Palermo ha suggellato di fatto l’iter avviato a fine 2014 tra l’amministrazione comunale, la Regione, il Genio Civile di Catania, l’Azienda regionale Foreste demaniali e la Procura etnea, a cui era seguito poi da parte della stessa giunta Barbagallo l’inserimento nel bilancio di previsione 2014 della somma di 150mila euro da destinare proprio all’abbattimento dell’ecomostro. Cifra che, come già annunciato all’epoca, si sarebbe andata ad aggiungere alle risorse stanziate dall’assessorato regionale. La promessa pare sarà mantenuta: il contributo dovrebbe essere attinto dal capitolo delle spese obbligatorie relative alle demolizioni del bilancio regionale che prossimamente arriverà in aula all’Ars.

Nell’attesa che l’iter si completi, ad Acireale si festeggia un traguardo che per tantissimo tempo è sembrato una vera e propria chimera. «Quando l’ecomostro sarà abbattuto sarà una vittoria per noi amministrazione, per la città, per il territorio e per quanti hanno a cuore la bellezza dei nostri luoghi – dichiara Barbagallo –. Quel mostro che deturpa la Riserva della Timpa è una ferita, che ci siamo presi l’impegno di sanare al più presto». I lavori verranno aggiudicati tramite una gara: «La Regione, come era già stato annunciato, si è impegnata formalmente alla compartecipazione con il Comune di Acireale per tutto l’aspetto progettuale, fino alla gara d’appalto. Tra pochi giorni acquisiremo il parere dell’Azienda Foreste, aspetteremo la chiusura del bilancio regionale e, portati a compimento altri piccoli adempimenti, il progetto, di competenza del Genio civile, potrà andare in gara». 

L’auspicio è quello di dare il via ai lavori al più presto: «Speriamo di riuscirci entro l’inizio dell’estate» ha concluso il primo cittadino acese. Soddisfazione è stata espressa da parte di Legambiente: «Non possiamo che fare un plauso davanti alla stipula della convenzione – dichiara Roberto De Pietro – Si tratta di una bruttura che ha danneggiato la riserva per quarant’anni». La speranza adesso è che i lavori siano effettuati in maniera tale da tutelare l’ambiente: «C’è l’esigenza di operare non solo la demolizione, ma un recupero ambientale dell’intera zona. Ricordiamoci che si tratta di un’area protetta». In tal senso, secondo Legambiente, l’attenzione dei progettisti dovrebbe essere data anche alla strada che venne realizzata per collegare la frazione di Santa Caterina all’hotel: «Se l’ecomostro ha di certo un impatto visivo maggiore – conclude De Pietro – quella strada negli anni ha creato ancora più danni, causando smottamenti e rompendo di fatto il costone in cui è sorta».


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