Amministrative 2015, ballottaggio a Tremestieri Rando vs Di Stefano, «ma in entrambi c’è il Pd»

Si chiudono con un ballottaggio le elezioni amministrative 2015 a Tremestieri etneo. Che hanno fatto registrare uno dei dati di affluenza più bassi del Catanese, con il 65,77 per cento degli aventi diritto che si sono recati alle urne, contro il 72 per cento del 2012. A sfidarsi il 14 e 15 giugno saranno Santi Rando (35,37 per centoper il centro-destra (con le civiche Noi per Canalicchio, Reset 4.0, Il Quadrifoglio e Migliora Tremestieri) e Sebastiano Di Stefano (28,33 per cento) per il centro-sinistra (Sicilia democratica, Nuova luce su Tremestieri, La gente in primo piano, Tremestieri più; a cui manca il logo del Pd nonostante l’appoggio al candidato). I prossimi giorni saranno decisivi per stabilire equilibri e apparentamenti, in apparenza ancora tutti da definire.

«Sono soddisfatto del grande risultato – afferma Santi Rando – Certo, ancora la partita non è finita. Anzi, adesso arriva il momento in cui bisogna rimanere concentrati e raccogliere le forze per il ballottaggio con un candidato come Di Stefano che, nonostante la giovane età, ha dimostrato di essere uno sfidante da non sottovalutare».

E a proposito di giovani è Fabrizio Furnari, ex Nuovo centro destra, il candidato under 35, che dà una prima chiave di lettura. «Non si sa chi sia di destra e chi di sinistra. Tutti e due rappresentano espressioni vicine al Pd. Di Stefano direttamente, Rando con l’appoggio di Luca Sammartino (deputato Ars di Articolo 4, movimento ormai confluito nei democratici)». 

Più cauto Di Stefano che lancia «un appello a chi si rivede nei nostri ideali di progetto civico e per la trasparenza». A dare man forte al mancato candidato Pd potrebbe essere invece un altro escluso, Sebastiano Caruso, vicino alla sindaca uscente Ketty Rapisarda che ha già battuto Rando alle scorse amministrative, proprio al ballottaggio. In questo contesto, a fare da ago della bilancia sarebbe il terzo classificato al primo turno, Mario Ronsisvalle. Che non si sbilancia. «È ancora presto per dire chi appoggerò, stiamo riflettendo. Io non ho alcuna preclusione, non ne faccio una questione di parte politica, ma di schieramento e di persona – dice a MeridioNews – Di certo sceglierò dopo essermi confrontato coi ragazzi delle mie liste».

Sia Furnari che Ronsisvalle però puntano l’attenzione sul proprio programma. E sugli aspetti irrinunciabili che il candidato da appoggiare dovrà far propri. Per entrambi si tratta della raccolta differenziata. «Io ho proposto una riorganizzazione del sistema, con un aumento dei punti di raccolta a Canalicchio – spiega Furnari – I risparmi potranno essere usati ad esempio per la manutenzione delle strade». «C’è la necessità di un nuovo bando e dello sviluppo di un modello per la raccolta dei rifiuti organici», gli fa eco Ronsisvalle. Che aggiunge: «A me sta a cuore anche la rivisitazione del piano regolatore generale». Un tema su cui Di Stefano si sente di poter costruire insieme agli altri e a cui aggiunge, come punti comuni, «le scuole e la legalità».

Dato per favorito durante la campagna elettorale, Santi Rando è alla sua seconda candidatura. Già candidato sindaco nel 2012, perse per pochi voti lo scontro con la sindaca uscente Rapisarda. Ex assessore allo Sport a Catania nell’ultima giunta di Raffaele Stancanelli ed ex presidente del consiglio comunale. «Sono in politica dal 2005 – spiegava a MeridioNews durante la campagna elettorale – Questa volta ci sono tutte le condizioni giuste»

Sebastiano Di Stefano, alla seconda candidatura come Rando, è stato invece protagonista di un mistero nemmeno troppo fitto durante la presentazione delle liste. Quando è stata esclusa quella del Pd che doveva sostenerlo con il simbolo. Colpa di «una svista», spiegava il segretario provinciale democratico Enzo Napoli. A mancare era la dichiarazione di collegamento tra la lista e il candidato Sebastiano Di Stefano. Poco gradito a uno dei circoli cittadini per la sua passata vicinanza politica al fondatore di Articolo 4 e Sicilia Democratica Lino Leanza, scomparso lo scorso sabato.

Sezioni: 19 definitive su 19

 Sebastiano Caruso 8,47 per cento – 809 voti

Fabrizio Furnari 4,66 per cento – 445 voti

Domenico Di Guardo 8,20 per cento – 783 voti

Santi Rando 35,37 per cento – 3378 voti

Sebastiano Di Stefano 28,33 per cento – 2705 voti

Mario Ronsisvalle 14,97 per cento – 1430 voti


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]