Bronte, sfida al ballottaggio per il dopo Firrarello  Gullotta più votato ma perde mille voti delle liste

Tra i Comuni della provincia etnea che dovranno tornare alle urne, quella di Bronte è sicuramente una delle sfide che catalizza le attenzioni maggiori. Dietro i nomi dei due contendenti, Salvatore Gullotta da un lato e Graziano Calanna dall’altro, c’è il braccio di ferro – per molti commentatori soltanto apparente – tra l’ex senatore Pino Firrarello e il presidente della regione Rosario Crocetta. Il sindaco uscente, dopo due mandati consecutivi e un ingresso in Comune che risale addirittura al 1975, ha avuto come spalla in campagna elettorale anche il genero Giuseppe Castiglione. L’ex presidente della Provincia, attualmente in carica come sottosegretario nel governo di Matteo Renzi, ha intanto raggiunto il primo obiettivo della competizione elettorale riuscendo nell’elezione al consiglio comunale del giovane figlio Carlo Maria Castiglione che ha ottenuto 238 preferenze. La sua lista, Giovani cambiamo il futuro, ha raccolto in totale mille voti per un percentuale del 8.49 per cento. 

Quello delle liste è in realtà il dato più interessante per analizzare il voto dei brontesi. Nonostante Gullotta risulti il più votato con 3168 preferenze che equivalgono al 30.79 per cento, le sue liste hanno raccolto ben 4389 voti. Numeri alla mano, oltre mille preferenze ai candidati e alle candidate al consiglio comunale che però non sono stati affiancati al nome di Gullotta. Il suo contendente sarà l’ex consigliere comunale d’estrazione autonomista Graziano Calanna. Sostenuto da alcune liste civiche a cui si è aggiunta anche quella del Megafono. La creatura politica del governatore Crocetta, però, a Bronte si è fermata ad appena il 3.61 per cento, non riuscendo nell’elezione di nessun consigliere comunale. 

Calanna ha raccolto 2766 voti26.88 per cento – mentre le sue liste si sono attestate a quota 3500 preferenze. Anche in questo caso tanti consensi al candidato sindaco si sono persi. A influire potrebbe essere stata anche la mancata indicazione del candidato sulla scheda elettorale da parte degli aventi diritto. Una sorta di svista che ha caratterizzato il voto anche nel Comune di San Giovanni La Punta. Le percentuali parlano comunque chiaro: per Gullotta il sette per cento di voti in meno delle sue liste, mentre per Calanna appena il tre.

Sui banchi del consiglio comunale andrà sicuramente la sindacalista Enza Meli che è stata anche la più votata con oltre 400 preferenze. In passato candidata a sindaco, Meli è stata in forse per ambire alla poltrona di prima cittadina anche durante questa tornata elettorale. Con lei, come composizione provvisoria del consiglio, potrebbero andare anche Salvino Luca – già ex consigliere – con 271 voti, per la lista Sicilia democratica, affiancata sempre a Calanna; Vittorio Triscari, anch’egli ex consigliere comunale con un passato in Forza Italia prima e nel partito di Raffaele Lombardo poi, con 186 voti. Possibili eletti anche Samantha Longhitano ed Ernesto Di Francesco della lista Guardiamo avanti insieme. Sulla sponda di Gullotta in lizza, oltre a Castiglione, ci sono Marco Capace, un drappello della lista Noi Bronte  – che è stata tra le più votate con il 15.01 per cento -, Salvo Calamucci, l’ex assessora uscente Maria De Luca e due ex consiglieri: Thomas Cuzzumbo e Nunzio Castiglione. Volti conosciuti che potrebbero tornare in consiglio anche per la lista Bronte viva. Tre gli ex più votati, Massimo Castiglione, Angelica Prestianni e Giancarlo Luca.

Positiva la prova elettorale del M5s. Il candidato Davide Russo supera quota 2000 preferenze che equivalgono al 19.81 per cento. Due i possibili eletti in consiglio: oltre allo stesso Russo a spuntarla è Valeria Franco con 254 voti. Quarta e quinta piazza tra i candidati sindaco per Aldo Catania, 16.54 per cento e Nunzio Biuso 5.98 per cento. 

A essere decisivi adesso saranno gli eventuali apparentamenti che devono per legge essere ufficializzati entro il 7 giugno. Solo così si potrà stabilire l’eventuale premio di maggioranza  con la soglia del 40.01 per cento delle liste che garantirebbero dodici consiglieri comunali su venti totali. Il ballottaggio è invece previsto per il 14 e 15


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