Delli Carri, parla l’ex direttore sportivo  «Non c’era l’intesa col club sul futuro»

È andato via dal Catania qualche settimana fa, con eleganza e in punta di piedi. Così com’era arrivato. L’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri non ha mai avuto l’opportunità di presentarsi al pubblico rossazzurro. Lo fa adesso, a stagione conclusa, raccontandosi a MeridioNews «Quando sono arrivato a Catania ho trovato una situazione complicata. Non parlo nello specifico della squadra ma più in generale». La società gli aveva conferito l’incarico lo scorso gennaio: «La squadra era penultima e il progetto di tornare immediatamente in serie A stava andando da tutt’altra parte». Spiega: «Ci siamo messi a lavorare consapevoli che risalire la classifica sarebbe stato difficile, ma eravamo certi che il Catania meritasse di più di quanto ottenuto fino a quel momento».  

Per continuare a lavorare insieme bisogna avere idee comuni 

Nel calciomercato invernale Delli Carri ha operato chirurgicamente, compiendo quella che è stata definita la rivoluzione italianaVia molti giocatori argentini e sudamericani, in entrata calciatori esperti del campionato di serie B. «Le rivoluzioni però – sottolinea l’ex direttore sportivo – vengono pensate per avere effetti nel futuro». L’idea della società era già allora di «ottenere la salvezza per programmare in anticipo la stagione successiva». Le cinque vittorie consecutive ottenute sul finire di campionato avevano tuttavia permesso di avvicinare la zona play-off «ma quando abbiamo creduto di ottenere qualcosa in più, sono venute meno le forze necessarie. C‘è mancato il tempo per trovare l’amalgama, che è indispensabile quando si deve lottare per la promozione». 

Il Catania è riuscito a ottenere la permanenza in serie B all’ultima giornata: «Era questo l’obiettivo da centrare e ci siamo riusciti», commenta Delli Carri, che è stato anche un ex calciatore. La squadra riveduta e corretta in inverno «con qualche ritocco, grazie a uno spirito di gruppo adesso consolidato, sarà in grado di lottare per vincere il prossimo campionato. Ne sono certo». La differenza potranno e dovranno farla proprio i rinforzi portati a gennaio: «Sciaudone su tutti, che si è espresso sottotono ma ha le potenzialità per essere un giocatore determinante nell’immediato futuro». Il centrocampista è legato al Catania fino al 2018. 

Raggiunta la salvezza, la prima mossa della società è stata sedersi al tavolo con Delli Carri per pianificare il futuro. Giorni dopo, il club e il dirigente hanno comunicato la risoluzione consensuale del contratto: «Per continuare a lavorare insieme, allo stesso obiettivo, bisogna avere idee comuni su come raggiungerlo. Non c’è stata sintonia». L’ex dirigente del Catania, precisa: «A me non interessano le soddisfazioni personali, tanto meno parlare di quello che ho fatto per il Catania». E sui rapporti col presidente Antonino Pulvirenti e l’amministratore delegato Pablo Cosentino: «sono rimasti buonissimi». E conclude: «L’esperienza di Catania mi ha dato tanto e mi ha fatto crescere. Andando via ho fatto una scelta coerente. Adesso aspetto una nuova opportunità, ma ancora non ho nulla tra le mani». 


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