Mafia, sequestrate quote Eurospin Sicilia per oltre tre milioni Il presunto ruolo di Cosa nostra nell’espansione dell’azienda

Sequestrato il sei per cento delle quote azionarie della Eurospin Sicilia intestate a Ferdinando Bonanno, imprenditore morto nel marzo 2014 e coinvolto nell’inchiesta Iblis sulle presunte collusioni tra politica, mafia e imprenditoria. Le azioni, adesso riconducibili agli eredi, hanno un valore stimato in tre milioni 600mila euro. Bonanno è stato condannato dalla corte di appello di Palermo quattro anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa

Ferdinando Bonanno rivestiva per Eurospin Sicilia il ruolo di responsabile del settore sviluppo. Suo compito era individuare città nelle quali aprire nuovi punti vendita e per questo motivo sarebbe entrato in rapporti con esponenti di spicco di Cosa nostra. Dall’inchiesta è emerso come Bonanno «otteneva indubbi benefici nello svolgimento delle sue attività e, nel contempo, si metteva a disposizione di Cosa nostra – scrivono le forze dell’ordine nel comunicato diramato oggi – garantendo talvolta a esponenti della medesima associazione la gestione di alcuni supermercati o comunque altri benefici sia in termini economici che nell’assunzione di soggetti segnalati dal sodalizio». 

Bonanno avrebbe stretto legami con i fratelli Alfio e Vincenzo Aiello, quest’ultimo ritenuto all’epoca rappresentante provinciale del clan SantapaolaErcolano. Altro contatto sarebbe stato quello con il presunto esponente di spicco della mafia calatina Rosario Di Dio. La rete così intessuta avrebbe permesso l’espansione nell’Agrigentino, grazie al ruolo dell’allora latitante Giuseppe Falsone. A guardare di buon occhio l’espansione dell’azienda rappresentata da Bonanno sarebbe stato anche il boss Bernardo Provenzano poiché sarebbe stata scalfita l’idea di espansione nella provincia di Agrigento di un’altra catena di supermercati, appoggiata invece da Matteo Messina Denaro.

Una dinamica emersa anche all’interno dell’inchiesta Iblis e in particolare nel territorio di Palagonia. Qui Ferdinando Bonanno avrebbe avuto come referente Rosario Di Dio per comprare un terreno dove far sorgere un nuovo punto vendita. Una decisione che avrebbe permesso a Bonanno di ottenere tutte le autorizzazioni urbanistiche e commerciali da parte dell’amministrazione comunale, all’epoca guidata dal sindaco Fausto Fagone, anche lui coinvolto in Iblis. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]