Riciclo, protocollo d’intesa per i rifiuti Obiettivo differenziata «al 66 per cento»

Melior de cinere surgo è il motto del nuovo servizio di raccolta differenziata previsto dall’accordo siglato tra il Comune di Catania e il Consorzio per il recupero degli imballaggi. «Non si poteva scegliere una frase migliore, di lunga tradizione a Catania, per l’avvio della campagna di differenziazione dei rifiuti», commenta il sindaco Enzo Bianco. La nuova attività di raccolta differenziata, che partirà il prossimo ottobre, interesserà i quartieri di Picanello, Ognina, Barriera e Canalicchio della II Circoscrizione e il territorio di Borgo-Sanzio della III, «quelli di dipendenza diretta dall’Ente», precisa l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata. Che aggiunge: «Siamo certi che i nostri concittadini sapranno accogliere positivamente la novità». Il primo cittadino non parla di novità ma di conseguenza virtuosa di un programma pilota di raccolta differenziata, avviato tre settimane fa dal Comune nel quartiere Santa Maria Goretti. «In quel quartiere periferico abbiamo ottenuto una percentuale di differenziazione del 50 per cento solo nel primo giorno», si inorgoglisce Bianco. 

Il Conai è un consorzio privato – costituito dai produttori e dagli utilizzatori di imballaggi – che si occupa di recuperare e riciclare acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, ovvero quei materiali previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana. «Per maggiore chiarezza – precisa il presidente del Consorzio Roberto De Santis – noi siamo quelli del riciclo e del ritiro dei materiali, e affianchiamo gli Enti nell’ottica del recupero e della tutela ambientale». A sancire la collaborazione del Conai con la pubblica amministrazione è l’accordo siglato tra il Consorzio e l’Associazione nazionale comuni italiana «che ha previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro annui per la buona riuscita dell’impegno», continua De Santis. Il compito del Conai nella città di Catania prevede, oltre al riciclo dei rifiuti, la distribuzione porta a porta di un kit informativo contenente istruzioni utili per il cittadino, la messa a disposizione di attrezzature e l’apertura di un ufficio dedicato collegato a un numero verde. Il Comune, a sua volta, potenzierà la squadra di polizia ambientale. 

«L’obiettivo verso il quale tendiamo è arrivare a un livello di differenziata del 66 per cento rispetto a una situazione attuale che si attesta su una percentuale vicina all’11», afferma Fabio Costarella, responsabile area Sud del Conai. Che aggiunge qualche dettaglio sull’organizzazione del servizio: «Abbiamo stilato un piano di calendarizzazione della raccolta con suddivisioni relative ad abitazioni private e attività commerciali. Per queste ultime, considerata la maggiore produzione di pattume, verranno predisposti due turni giornalieri». All’esposizione dei fini del Conai segue l’intervento di Bianco, che annuncia: «L’anno prossimo in primavera, verso il mese di marzo, la raccolta differenziata partirà in tutta la città attraverso l’affido del relativo appalto a una ditta esterna all’Ente». Il risparmio non si conterà solo in termini di impatto ambientale ma anche in denaro per i cittadini perché «si genereranno conseguenti riduzioni sulla tariffa Tarsu a favore dei catanesi», conclude Bianco. 


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