Consorzio di bonifica, dipendenti in protesta Rete idrica antiquata e agricoltori in difficoltà

Proseguono senza sosta le proteste dei lavoratori del Consorzio di bonifica, che chiedono alla Regione rassicurazioni sulla volontà del governo di continuare a investire. Nella mattinata di oggi, nella sede di Sferro del Consorzio, a Paternò, la Cisl ha indetto due ore di assemblee sindacali. Per domani e lunedì sono previste altre due ore di riunioni, convocate rispettivamente dalla Uil e dalla Cgil. Mentre, per martedì 28 luglio, è in programma la seconda delle quattro giornate di sciopero indette dalle organizzazioni sindacali. Le ultime sono fissate per 4 e 11 agosto

Solo nella tarda serata di mercoledì i 45 operai stagionali del Consorzio, i cosiddetti 51nisti i cui contratti (che durano 51 giorni) sono scaduti proprio in queste ore, hanno sospeso l’occupazione delle sede del Consorzio di via Centuripe, in segno di buona volontà, in attesa di risposte concrete provenienti dalla Ars dove è in corso l’assemblea regionale e si parlerò proprio di Consorzio. «Il deputato Anthony Barbagallo – dichiara Pietro Di Paola, della Cisl – ha presentato un emendamento all’Ars che destina una somma proprio al Consorzio che ne consentirebbe la sopravvivenza per tutto il 2015. Vedremo nelle prossime ore ulteriori sviluppi». 

Preoccupati dell’evolversi della situazione Giovanni Selvaggi di Confagricoltura e il vicepresidente vicario di Cia Catania Giosuè Catania: «Ogni anno assistiamo alla stessa insopportabile e scadente recita in cui gli imprenditori agricoli devono fare i conti, ormai da oltre quattro lustri, con inefficienze, sprechi e ritardi negli interventi di manutenzione. La politica faccia in fretta il suo dovere e non trascuri le difficoltà degli imprenditori e dei lavoratori. Pur comprendendo le difficoltà dei lavoratori, riteniamo indispensabile garantire il servizio di distribuzione dell’acqua, affinché i danni che si stanno già creando alle colture agricole non rappresentino il colpo di grazia per l’economia agricola della Piana di Catania». 

Sull’emergenza irrigua si è tenuto alla biblioteca comunale G.B. Nicolosi di Paternò un incontro con i vertici del Consorzio di Bonifica. «A fronte di una campagna agrumaria che si presenta molto abbondante e per la quale si prevedono grossi problemi di commercializzazione, le risorse idriche stanno venendo a mancare, nonostante le dighe siano abbastanza piene – evidenzia l’assessore alle Attività produttive del Comune paternese, Agostino Borzì – Il Consorzio non sta riuscendo ad assicurare il servizio, soprattutto a causa della mancanza di fondi, dovuta sia alla riduzione dei trasferimenti da parte della Regione sia al fatto che le aziende, investite dalla crisi economica, non sempre riescono a pagare gli oneri al Consorzio, che a breve dovrà licenziare i primi operai stagionali». 

A tutto ciò, come spiega il direttore del Consorzio di Bonifica, Giuseppe Barbagallo, si aggiungono le condizioni in cui versa la rete, che risulta obsoleta in alcuni tratti, e la difficoltà nel programmare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. A causa delle condizioni economiche dell’ente, infatti, il personale a tempo determinato è stato assunto a maggio, in ritardo per svolgere quegli interventi propedeutici all’avvio della campagna irrigatoria. Interventi che avrebbero impedito i problemi che si stanno verificando attualmente. La legge finanziaria della Regione Sicilia per il 2015 stabilisce per i Consorzi di Bonifica una progressiva decurtazione dei trasferimenti, che verranno soppressi a partire dal 2021

Al dibattito hanno preso parte anche diversi lavoratori e produttori agricoli, nonché rappresentanti sindacali. Presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni del comprensorio, fra i quali Castel di Judica, Ramacca, Palagonia e Motta Sant’Anastasia, e deputati regionali, fra i quali gli onorevoli Anthony Barbagallo, Concetta Raia e Nino D’Asero.


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I lavoratori chiedono rassicurazioni sui propri contratti. Col supporto dei sindacati. La Cisl ha indetto due ore di assemblee, domani e lunedì toccherà a quelle volute da Uil e Cgil. Mentre per il 28 luglio è in programma la seconda delle quattro giornate di sciopero indette dalle sigle. E gli imprenditori agricoli sono in ginocchio

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