Lavoro nero e sicurezza, controlli dei carabinieri Oltre 200mila euro di multe e chiusura obbligata

Multe per centinaia di migliaia di euro, decine di dipendenti in nero, cantieri di costruzione ed esercizi commerciali della provincia di Catania chiusi per inosservanza delle misura di sicurezza e della normativa che tutela i diritti dei lavoratori. Negli scorsi dieci giorni i carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro e del comando provinciale di Catania hanno condotto una vasta operazione congiunta. I militari hanno visitato quattordici imprese di costruzione e alcuni esercizi commerciali del territorio catanese

All’interno dei cantieri edili sono state controllate le posizioni lavorative di 31 dipendenti. Diverse e numerose le irregolarità emerse in sei di questi. Sono stati scoperti in totale 12 lavoratori in nerocinque irregolari (con contratti diversi da quelli imposti a livello nazionale) sui 19 impiegati. Evidenza che ha conseguito la sospensione dell’attività per le imprese, oltre alla multa di 1950 euro per ogni lavoratore senza contratto e quattromila euro per ogni singolo dipendente. Il totale delle sanzioni amministrative contestate dai carabinieri ammonta a 125mila euro. Somma alla quale vanno aggiunti altri 109mila euro di ammende staccate e 292mila di contributi e premi assistenziali recuperati. 

Due cantieri edili sono stati controllati a Paternò. Alcune delle infrazioni rilevate sono state comuni a entrambi: mancata sorveglianza sanitaria, mancata formazione/informazione dei lavoratori, mancanza dei parapetti nel ponteggio e presenza di personale senza contratto. In uno di questi cantieri i locali igienici sono stati giudicati non idonei. Nell’altro non erano state delimitate la zone del montacarichi. A un’impresa operante a Calatabiano e a due di Trecastagni sono state contestate altre infrazioni in ambito di sicurezza sul lavoro. A una ditta all’opera nel territorio di San’Alfio è stata contestata la mancanza di vie libere per la circolazione di persone e mezzi e la presenza di solo personale in nero. 

I controlli sono stati estesi anche agli esercizi commerciali della provincia. In particolare ad Acireale, dove sono stati scoperti cinque lavoratori in nero, sospese le attività di due chioschi bar e un’ebanisteria che risultava ancora aperta a una successiva ispezione dei militari. Il responsabile dell’attività era perciò deferito per inosservanza delle disposizioni ricevute. Nei prossimi giorni, assicurano dal comando di Catania, proseguiranno le attività di controllo con la variazione degli orari e degli obiettivi.


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