Garibaldi, sette giorni per il nuovo accesso «Accolte richieste di commercianti e anziani»

«È una grande risorsa che otterremo con poco». Il consiglio comunale di Catania ha di recente approvato l’apertura di un secondo ingresso all’ospedale Garibaldi di Nesima. «Costerà meno di cinquemila euro – garantisce l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco – Collegherà la struttura all’elisuperficie della protezione civile e snellirà il traffico su via Palermo», che finora conduce all’unico accesso del plesso ospedaliero. Decisione che commercianti e residenti della settima municipalità attendevano da tempo. I lavori di competenza comunale dovrebbero iniziare e concludersi nei prossimi sette giorni

«Sin da quando il nuovo Garibaldi è stato costruito abbiamo chiesto un secondo varco, che lo collegasse al quartiere di Nesima», spiega Orazio Serrano, presidente della municipalità. Le ragioni della proposta sono diverse. Il traffico causato dalle code per accedere all’ospedale «è un problema sia per il mercatino che si tiene il giovedì – spiega  – sia per i piccoli commercianti». Lamentele sono arrivate anche «dagli anziani, che per fare le visite mediche devono percorrere tutto il lungo perimetro dell’ospedale, nonostante lo abbiano a pochi passi in linea d’aria». Serrano è certo che il provvedimento «servirà a rivalutare il commercio e darà valore al territorio».

Ma sarà utile anche a «collegare l’ospedale con la superficie di atterraggio degli elicotteri che si trova poco distante –  aggiunge Bosco – che in caso di emergenze potrebbe essere molto utile». I lavori, che apriranno un secondo ingresso su via Parini e via Beretti, inizieranno a breve e «saranno completati in fretta – dice Bosco, che stima la consegna – entro una settimana». Il Comune avrà il compito di «asfaltare 40 metri di una stradina prima dissestata, che è già stata bonificata». All’azienda ospedaliera invece toccherà «abbattere il muro dove si interrompe la strada e creare il varco d’accesso». 

L’apertura del secondo varco «non so se migliorerà le cose, speriamo – dice un ambulante che vende frutta e verdura in viale Mario Rapisardi – ma sarebbe difficile peggiorarle». Il traffico è il problema più sofferto. In certe ore della giornata «le persone non hanno spazio per fermarsi con la macchina e fare acquisti – continua – mentre altre temono ad attraversare la strada». La rotonda che collega via Palermo al Viale «è spesso bloccata – dice un passante – perché è l’unica strada che porta all’ospedale dal centro del quartiere», mentre via Palermo «è stretta e le numerose auto parcheggiate a ridosso delle case – prosegue un residente – fermano il traffico quando in quel punto deve passare un autobus, un camion o anche solo un furgone». «Era ora – lamenta una donna – abito a pochi metri dall’ospedale ma devo farmi accompagnare con la macchina per qualsiasi controllo». Per arrivare all’ingresso «dovrei percorrere tutta via Palermo a piedi, e non mi sento sicura, manca pure il marciapiede». 


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