Era engineering, azienda etnea punta agli Emirati  Il fondatore: «L’obiettivo è creare edifici intelligenti»

«A quasi cinquant’anni di età, io e il mio socio ci siamo messi sui libri, studiando come se non fossimo già ingegneri». Una voglia di rimettersi in discussione che porta Giuseppe Privitera e Lorenzo Fichera – quasi trent’anni dopo la laurea in Ingegneria edile, con uno studio professionale già avviato – a formarsi in tema di efficientamento energetico degli edifici. L’approfondimento, nel 2014, fa sì che i due colleghi fondino la società catanese Era engineering. La ditta, che lavora perlopiù con aziende private, si occupa di fornire consulenze e individuare possibili interventi ecosostenibili, che possono diminuire lo spreco di energia elettrica e termica. Un’attività che prevede le installazioni di pannelli fotovoltaici e la sostituzione degli infissi tradizionali con altri più tecnologici. «Cerchiamo di modificare gli immobili già esistenti in edifici intelligenti che, per fare un esempio, mantengono la temperatura interna e sprecano meno elettricità e calore», spiega Privitera. Che, insieme al socio, ha di recente portato a termine un lavoro importante. «Ci siamo occupati della diagnosi energetica di 270 immobili del gruppo MedioBanca», afferma Privitera. 

L’azienda catanese, attiva da poco meno di due anni, ha già due sedi. La prima è stata aperta a Catania, mentre la seconda si trova a Roma. «E pensiamo già a una terza, a Milano», confida Privitera. Che finora ha scelto come dipendenti gli ingegneri che si sono laureati all’università degli Studi di Catania. «Sono veramente molto preparati sul tema. Per adesso, abbiamo uno staff di cinque persone, tutte catanesi per provenienza e per università frequentata», racconta l’amministratore. L’età media del gruppo di lavoro si aggira sui 42 anni ma «ad alzare il livello anagrafico ci pensiamo io e Fichera, che siamo già 50enni», scherza Privitera. Che punta molto sui giovani. Motivo per cui, dichiara: «Abbiamo da poco attivato una convezione con Unict per fare in modo che gli studenti di ingegneria Meccanica eventualmente interessati possano fare un tirocinio formativo alla Era engineering».  

Una decisione che guarda alla ricerca e all’innovazione «in cui è indispensabile il coinvolgimento delle nuove generazioni», dice Privitera. Nonostante per lui «fare ricerca a Catania è molto più difficile rispetto al Nord Italia e all’estero dove, per essere precisi, circolano più soldi». Anche se, ammette: «È proprio grazie ai fondi messi a disposizione dal ministero per lo Sviluppo economico che l’azienda, partorita da un capitale sociale di soli 40mila euro, sta riuscendo ad affermarsi nell’ambito dell’Ingegneria energetica». Un fondo iniziale investito per «scommessa consapevole» nelle nuove tecnologie e nella green economy. L’orientamento perseguito anche dal nuovo decreto legge Sblocca Italia secondo cui «le grosse aziende, che abbiano determinati requisiti, devono risparmiare in termini di energia elettrica e termica», spiega Privitera. «L’obiettivo finale è che l’Italia si allinei ai limiti di emissioni di anidride carbonica previsti dall’Unione europea. Una tabella di marcia sulla quale siamo indietro, su tutto il territorio, Sicilia compresa», sottolinea. 

Tra le aziende che finora si sono affidate a Era engineering ci sono, oltre a MedioBanca, anche Auchan, Paribas, Selecta e Sicil coop. Ma «i grandi mercati sono all’estero. Puntiamo a lavorare bene nel nostro territorio ma anche, certamente in un’altra fase, a conquistare gli Emirati Arabi dove c’è molto interesse per l’ingegneria energetica», conclude Privitera. 


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