Acireale, Comune conferma carnevale il 25 aprile Anpi: «Cambino idea o faremo una manifestazione»

«O ci ripensano o farò in modo di trasferire la manifestazione di commemorazione da Catania ad Acireale». L’attacco arriva dalla presidente dell’Anpi Catania Santina Sconza ed è rivolto al Comune di Acireale. L’ufficializzazione del programma, che per la prima volta prevederà per il 25 aprile la sfilata delle macchine infiorate, non è andata giù all’Associazione nazionale partigiani italiani. Che adesso promette battaglia. «Si tratta di una mancanza di rispetto, un comportamento assurdo che non può essere giustificato in alcun modo – dichiara Sconza -. Il sindaco e la fondazione devono tornare sui propri passi, prima di commettere un clamoroso errore». 

Proprio nelle ore in cui, ad Acireale, l’amministrazione comunale sta presentando alla stampa il cartellone del principale evento cittadino, la sensazione è che la polemica – nata negli scorsi giorni e seguita alla decisione di sfruttare il ponte lungo del 25 aprile per creare un’appendice primaverile al carnevale, nel tentativo di destagionalizzare l’offerta turistica  – sia destinata a continuare. Peraltro, secondo l’Anpi, proprio la motivazione turistica regge poco: «Dicono che fare il carnevale il 25 aprile potrebbe favorire il turismo ma è un’ipotesi strampalata – prosegue Sconza – visto che quel giorno cadrà di lunedì. Vogliono far credere che ci saranno persone che decideranno di rimanere ad Acireale pur sapendo di ritornare a lavoro l’indomani?», chiede la presidente di Anpi Catania.

In un primo tempo sembrava che la fondazione Carnevale fosse intenzionata a ripensarci, anticipando al 22 aprile l’inizio della tre giorni e lasciando per il 25 aprile la tradizionale commemorazione della liberazione dal nazifascismo. Alla fine, però, il consiglio d’amministrazione ha deciso di confermare le date e, di conseguenza, la sovrapposizione dei due momenti. Una scelta che, come ammesso a MeridioNews dal presidente Antonio Coniglio, non nasconde alcuna intenzione di offendere la memoria partigiana ma è stata figlia di una «svista»: «Chi mi conosce sa che sono antifascista in una città che invece non è mai stata particolarmente sensibile a questa data – ha dichiarato Coniglio pochi giorni fa -. Ma far girare le macchine in fiore, in un giorno di festa della democrazia, non credo sia un oltraggio». 

Di tutt’altro avviso, l’Anpi Catania: «Anche io non credo alla malizia – replica Sconza – ma cambia ben poco. Anzi, forse è peggio. Aver fatto uno svarione di questo tipo è indice di ignoranza e di poco senso civico. Non conosco il sindaco di Acireale, ma continuando ad avallare questa decisione non ci fa una bella figura». Da questa considerazione, il proposito di andare avanti: «Non ci tireremo indietro – conferma la presidente provinciale di Anpi -. Se il 25 aprile ad Acireale ci sarà il carnevale, farò in modo che la manifestazione che ogni anno si svolge a Catania venga spostata ad Acireale, proprio lungo le strade del carnevale. E non pensino di confinarci in un angolo della città». 

Per Sconza, infine, una scelta di questo tipo non sarebbe priva di effetti collaterali: «Chi pensa che oggi l’opposizione al fascismo sia anacronistica, che si tratti solo di passato, sbaglia di grosso. La situazione internazionale lo testimonia: viviamo un momento molto delicato che ha bisogno di tutto fuorché scambiare la liberazione dal nazifascismo con la goliardia del carnevale». Intanto, a lanciare un appello al Comune di Acireale è anche l’Anpi Sicilia, con una lettera inviata al primo cittadino Roberto Barbagallo: «Vogliamo impedire che il 25 aprile quest’anno venga adombrato da altri eventi che nulla hanno a che fare con una ricorrenza, che da ben settant’anni celebriamo solennemente in ogni comune d’Italia», dichiara il coordinatore regionale Ottavio Terranova


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