Rattoppi con asfalto anche a villa Bellini «Non abbiamo mezzi per la riparazione»

«Vabbè, ora c’abbianu un poco di cemento. Come ‘o Duomo». Un uomo di mezza età non riesce a trattenere il commento amaro mentre sale a fatica il vialetto degli oroscopi, all’interno di villa Bellini. I ciottoli che compongono il mosaico che riproduce i dodici segni zodiacali, in uno dei viali d’accesso al piazzale del chiosco cinese, sono saltati via in più punti. E il cittadino teme che si ripeta un intervento come quello fatto sul sagrato della Cattedrale, dove – dopo la segnalazione di MeridioNews – il caso del rattoppo maldestro è diventato in pochi giorni di portata nazionale, costringendo Comune e Curia a una rapida sostituzione. Eppure un intervento simile all’interno del giardino storico è stato già fatto. Sul piazzale di accesso al viale degli uomini illustri, dal lato di via Cimarosa, è stato fatto ricorso ancora una volta all’asfalto per coprire le buche che si sono formate. 

Quando sia stata effettuata la riparazione sembra difficile saperlo e la statua di Giuseppe Mazzini sembra guardare con scoramento quello che succede alla sua ombra. «Sarà così da qualche mese», dice un anziano passante con una scrollata di spalle. «Penso che l’abbiano fatto per evitare che qualcuno si faccia male», prova a rispondere la signora Silvia. Una spiegazione simile a quella data in un primo momento per giustificare la copertura in asfalto davanti al Duomo. Poi la donna si avvia verso il viale lungo il quale si affacciano i busti di Mario RapisardiGiovanni Verga, Stesicoro. La vista dei baffi dipinti di blu di Michele Rapisardi la scuote dalle sue riflessioni. «Certo, il Comune potrebbe fare le cose meglio», sbotta. 

La richiesta di una maggiore cura per il giardino comunale viene avanzata da tempo dai residenti e non solo. «La situazione sta degenerando, ormai da alcuni mesi, in diversi punti della villa Bellini», ha spiegato a dicembre il commerciante Domenico Ferraguto del Centro commerciale naturale via Etnea. Zone non sicure, mancanza di illuminazione, rifiuti al posto della celebre vasca dei cigni. A questo si aggiungono interi tratti dei vialetti interni dissestati e i mosaici danneggiati. «Da quando è così? Bah, ormai anni», afferma una donna che porta a spasso un beagle. È ferma sul segno dell’ariete, il primo della fila, uno dei più rovinati. «Non è una novità, è così ormai da molti anni», sospira l’assessore all’Ecosistema urbano Rosario D’Agata. «È uno dei diversi problemi ereditati dalla passata amministrazione – dice – Quando sono stati fatti i lavori di recupero (terminati nel 2010, ndr) si poteva intervenire anche su questo, invece si è preferito fare altro». Una speranza potrebbe arrivare da Palermo. «Aspettiamo un intervento da parte della Regione – anticipa D’Agata – Si può stornare qualche cifra e destinarla alla villa. Purtroppo mezzi non ne abbiamo». E sull’intervento effettuato con l’asfalto? «Non so dire quando è stato fatto – spiega l’assessore – Non è un pavimento facile da recuperare, servono le pietre apposite. Per riparare dovremmo intervenire avendo dei fondi appositi». 


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