Bronte, Castello di Nelson su sito immobiliare Il sindaco: «Non vendiamo, tastiamo il terreno»

«La struttura, per la sua posizione alle pendici del vulcano Etna, ben si presta a essere trasformata in un compendio turistico-ricettivo». Sembra il testo di un annuncio immobiliare come se ne vedono tanti. Ma a rendere questo decisamente particolare è l’oggetto in vetrina: la Ducea di Nelson, a Maniace, a dieci chilometri da Bronte. Uno dei castelli più noti della Sicilia orientale, 4875 metri quadrati su due piani, iniziato a costruire nel XII secolo e donato, seicento anni dopo, all’ammiraglio inglese Horatio Nelson dal re Ferdinando IV di Borbone. Un complesso che attraversa la storia e che adesso è online sul sito Invest in Italy real estate, un progetto dell’Agenzia del demanio per vendere beni architettonici parte del patrimonio pubblico. E il castello di Nelson, in effetti, è pubblico: di proprietà del Comune di Bronte dai primi anni Ottanta. «È e rimarrà nostro, non abbiamo alcuna intenzione di venderlo», puntualizza il sindaco Graziano Calanna.

Investinitalyrealestate.com si presenta come «un portale dedicato alla presentazione di offerte di investimento in immobili pubblici». Messo in piedi grazie al decreto legge Sblocca Italia, serve a mettere insieme la domanda e l’offerta. Da una parte chi vuole investire, dall’altra edifici storico-monumentali e terreni di proprietà dello Stato che potrebbero essere sfruttati per finalità economiche. Come il Castello Nelson che, recita l’annuncio, «è impreziosito da uno splendido giardino inglese di cinquemila metri quadrati con piante secolari, mentre di fronte all’ingresso si estende un lussureggiante parco, diviso da un viale centrale che ospita un museo all’aperto di sculture in pietra lavica con opere di artisti di fama mondiale, ed è aperto al pubblico». L’intera proprietà, spazi verdi compresi, si estende per 40mila metri quadrati di superficie. 

«Non so quanto valga, ma per noi ha un inestimabile valore affettivo», dice il primo cittadino brontese. È per questo motivo che i cittadini di Bronte quando hanno visto l’annuncio online hanno fatto partire una vera e propria levata di scudi. «Ci riserviamo il diritto di non dare seguito a nessuna delle proposte che ci arriveranno – spiega Calanna – Vogliamo solo tastare il polso della comunità internazionale per capire che interesse può esserci sul nostro territorio». Il castello, del resto, ha costi di gestione elevati. Tra manutenzione, bollette e personale da impiegarci, «spendiamo, più di quanto ci rientri in tasca». I guadagni per il Comune arrivano dai ricevimenti dei matrimoni o dai convegni che si ospitano nei locali della ducea. «Abbiamo lanciato una pietra nello stagno per capire qual è l’effetto che potrebbe fare», afferma il primo cittadino.

«La mia idea è che il castello vada valorizzato e il Comune di Bronte non intende spogliarsene. Ma se qualcuno sviluppa un bel progetto che porta anche soldi, perché no?», dice Graziano Calanna. «Già adesso la struttura è suscettibile di sfruttamento economico, chissà che in futuro non si possa fare di più e meglio». Per esempio «sarebbe bello un centro per convegni internazionali, mi piacerebbe che puntassero la loro attenzione su di noi le università, per fare magari dei campus». E sì, anche qualche imprenditore del settore alberghiero, «per mettere in piedi strutture ricettive di altissimo profilo. Ma sono solo idee e chissà che non ne arrivino altre più interessanti». L’immobile, però, «dovrà rimanere fruibile per i cittadini, perché è un loro patrimonio». Come questo possa conciliarsi con un privato «non è ancora il momento di pensarci, siamo in una fase embrionale e non c’è nessuna ipotesi concreta». L’obiettivo, secondo il sindaco di Bronte, «è la fruibilità, che non necessariamente è incompatibile con iniziative private. Ma il castello di Nelson non lo vendiamo». A meno che «non si presenti uno sceicco che ci offra i miliardi, a quel punto dovremo valutare».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]