Calcio Catania, sconfitta all’81esimo a Benevento Contro capolista migliora gioco, peggiora risultato

Contro la prima della classe il Catania gioca meglio rispetto alla sfida di settimana scorsa, contro l’ultima in graduatoria. Ma anziché vincere, stavolta nei minuti finali incassa il gol della sconfitta. Dalla gioallorossa Benevento i rossazzurri vengono fuori con una buona prestazione, superiore a quella dei padroni di casa fino a metà ripresa, ma senza punti salvezza da aggiungere alla propria classifica, che li vede quintultimi. Decide il risultato la rete di Campagnacci, all’81esimo. La permanenza in Lega Pro resta in ballo: andrà giocata nelle ultime tre giornate rimaste.

Il portiere dei campani Gori forse non si aspettava 90 minuti così tanto impegnativi contro gli etnei. Le sue parate sono determinanti per mantenere alla pari il risultato nel primo tempo. Nonostante lo sfavore del pronostico – considerato il ruolino di marcia che mostrava il Benevento lanciatissimo, nei risultati e nel gioco, a differenza del balbettante Catania – è il colpo dalla distanza di Russotto, al 16esimo, a suonare il gong d’una sfida fino a quel momento povera di spunti. La conclusione di destro, indirizzata sul palo sinistro, costringe i tifosi locali ad applaudire il proprio portiere prima dei propri attaccanti, spiazzando le attese. 

E neanche un minuto dopo, sugli sviluppi del calcio d’angolo generato dall’intervento di Gori, è ancora il numero uno dei campani a risultare il migliore in campo tra i suoi compagni. Il pallone, rimesso al centro dalla sinistra, viene svirgolato da un difensore giallorosso sulla testa di Bergamelli. Il difensore in maglia da trasferta – bianca, rossa e azzurra – schiaccia di testa da posizione defilata: centra il portiere nel bel mezzo della porta. Moriero si mette le mani nei capelli: in casa della capolista del girone C, occasioni simili sono preziose. E fallirle, col senno del poi, avrà un costo superiore allo spreco. 

La risposta del Benevento arriva solo al 37esimo, sul calcio di punizione che Ciciretti spedisce nell’angolo dove Liverani arriva, in tuffo, col guantone. Accade poco a cavallo della ripresa. La sfida riprende dallo stesso punto: al 61esimo Ciciretti impegna il portiere del Catania ancora una volta su tiro da fermo. La risposta del numero uno in maglia rossazzurra è nuovamente efficace. Ma l’occasione segna la crescita dei padroni di casa e il progressivo venire meno della lucidità, soprattutto, nell’undici allenato da Moriero. Nunzella salva sulla linea la rete del possibile 1-0, al 68esimo. Il Benevento spinge, come non era riuscito prima, e costringe il Catania a ripiegare. 

Dalla panchina Moriero richiama tutti i suoi calciatori all’attenzione. Il pareggio avrebbe consentito di staccare di un punto il Monopoli, appaiato in classifica a 25 punti. Entrambe le formazioni sono al quintultimo posto, quello che impone lo spareggio salvezza. È tuttavia da una disattenzione del centrocampista Castiglia, che perde la marcatura del subentrato Campagnacci, che il Benevento trova lo spazio per esultare. La conclusione dalla distanza, in diagonale, sorprende Liverani sul palo alla sua destra: lo stadio campano esplode di gioia. A tre giornate dalla fine tornano a sei i punti di vantaggio sulla seconda. La promozione pare cosa fatta.

Tutta da giocare, invece, la salvezza del Catania. Buona parte passerà dallo scontro diretto che è in previsione per il prossimo turno al Massimino. I rossazzurri incontreranno il Melfi, quartultimo con tre punti di svantaggio rispetto alla squadra catanese. Contemporaneamente il Monopoli scenderà in campo contro il Catanzaro, sestultimo. Il Massimino, contro la Lupa Castelli Romani, era rimasto quasi deserto. I sostenitori etnei presenti al Vigorito di Benevento hanno esposto lo striscione: «Tutti via da Catania. Solo la maglia». 


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