Questure e commissariati: i costi annuali degli affitti «Si spendono complessivamente tre milioni di euro»

Questure, commissariati, uffici aperti al pubblico. A Catania quasi tutte le strutture della polizia di Stato sono in realtà proprietà dei privati e di altri enti che, per il loro usufrutto, chiedono ogni mese canoni d’affitto non indifferenti per le finanze pubbliche. Lo stabile che ospita la questura centrale di piazza Nicolella, per esempio, fa parte del patrimonio immobiliare della Banca d’Italia e viene affittato a un costo annuale di 277.368,82 euro per 3837 metri quadri. L’immobile, però, come spiega il sindacato di polizia Siap, è «privo di adeguamenti antincendio e antisismici, e ha problemi con l’impianto elettrico». Per i locali di via Ventimiglia, vicino piazza Lupo, la squadra mobile paga ai privati un costo annuale di 201.551,62 euro per 2529 metri quadri. Va meglio all’ufficio del personale, sempre in via Ventimiglia, che per i locali della ex Provincia spende 30.986,50 annui.

Le somme rimangono alte, invece, per la polizia amministrativa e dell’immigrazione che risiede attualmente in viale Africa. Per il nuovo stabile lo Stato paga ai privati circa 220mila euro ma, anche qui, il luogo sarebbe «privo di certificazione antincendio», denuncia la sigla degli agenti. Le cifre salgono vertiginosamente per la sede della motorizzazione in via San Giuseppe La Rena per la quale vengono dati 682.894,09 euro alla Vir Immobiliare. Nella grande struttura periferica, stando alle parole dei sindacalisti, gli interni sarebbero privi dei requisiti di sicurezza. Ma i costi non finiscono qui. Il commissariato Borgo-Ognina frutta ai privati 74.378,14 euro, quello di Nesima circa 90mila, mentre quello Centrale  di proprietà del ministero delle Finanze – e quello di San Cristoforo che è del Comune, non pagano gli affitti

Sempre in città, il reparto mobile, oggi in corso Italia paga un affitto di 70mila euro all’ex Provincia regionale. La situazione rimane molto simile anche in provincia: il commissariato di Acireale grava sulle casse pubbliche per un totale di 9.554,45 euro all’anno. Quello di Caltagirone, composto da tre edifici, versa ogni anno ai privati 43.356,97 euroUn edificio, quest’ultimo, che è stato oggetto di un esposto e sanzionato dal ministero dell’Interno ma che ancora non è stato adeguato alle normative di sicurezza in vigore dal 2008. Per il commissariato di Adrano viene pagato un canone al Comune di circa 80mila euro. Tuttavia, dei cinque piani di cui è composto lo stabile, due e uno scantinato sono stati dichiarati inagibili. 

Le somme di denaro si moltiplicano per i reparti specialistici. Il gabinetto regionale della Scientifica, in via Roccaromana, paga un affitto ai privati di circa 123mila euro. La stradale di via Caruso 38, invece, 450mila. La XII zona telecomunicazioni, in viale Africa, ha tre appartamenti per i quali versa intorno a 150mila euro. «La polizia di Stato per vigilare e mantenere le sue strutture spende complessivamente tre milioni di euro per gli affitti, buona parte in morosità – afferma Tommaso Vendemmia, segretario provinciale del Siap – La superficie totale occupata dai nostri edifici è di oltre 70mila metri quadri, di cui solo 44mila sono utilizzati da uffici. Pertanto tutti i contratti di pulizia e di altre spese sono sopravvalutati anche nei costi». Per provare a ridurre i costi la prefettura aveva previsto la costruzione della cosiddetta Città della polizia a Librino. Progetto mai partito perché i terreni sul quale dovrebbe sorgere l’edificio sono inquinati e inedificabili prima di una completa bonifica. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]