Acireale, muore di infarto dopo ore al pronto soccorso I parenti: «È omicidio». Il primario: «Fatto il possibile»

«Mio fratello si è sentito male poco prima delle 14 di oggi pomeriggio. Per questo motivo abbiamo subito chiamato il 118. Quando sono arrivati i paramedici Antonino era pallido e gli faceva male il petto, cosa che ha regolarmente detto. Uno degli operatori gli ha chiesto se sentisse un formicolio al braccio sinistro e, una volta avuta risposta positiva, ha detto di fare immediatamente un elettrocardiogramma». A parlare è Sebastiano Gulisano, fratello del 47enne che ha perso la vita all’ospedale Santa Venera di Acireale, dopo una lunga attesa nei locali del pronto soccorso. «Mia madre e il mio secondo fratello hanno seguito l’ambulanza e hanno fatto compagnia a Nino per tutto il tempo, nella sala d’attesa del reparto, dove è morto prima degli esami». 

La denuncia di Sebastiano è chiara: qualcosa poteva e doveva esser fatta per salvare suo fratello ma, nonostante i sintomi già individuati dal personale che ha prestato il primo soccorso, la lunga attesa in ospedale è costata la vita ad Antonino. «Se non è omicidio questo cos’è? Non è possibile aspettare tutto questo tempo per un paziente che, sin dal momento dell’arrivo dell’ambulanza, presenta i chiari sintomi di un infarto – continua l’uomo – I medici erano in condizione di capire e fare qualcosa ma se ne sono fregati».

Un’accusa molto pesante, alla quale Maurizio Platania, primario del reparto di Pronto soccorso del Santa Venera di Acireale risponde difendendo l’operato dei sanitari di turno. «Non sono a conoscenza dei fatti citati perché non mi trovavo in ospedale – dichiara Platania a MeridioNews – Sono sicuro però che i medici hanno fatto il loro dovere ed è stato fatto tutto quello che si doveva per prestare aiuto al paziente». Intanto la famiglia del defunto sta valutando se percorrere le vie legali: «Mia madre ancora non è convinta di sporgere denuncia – commenta Sebastiano Gulisano – ma stiamo cercando di capire cosa fare. Volevamo fare denuncia al tribunale dei diritti del malato, ma la stessa polizia ci ha consigliato di aspettare e tornare domani mattina».

Secondo le linee guida pubblicate sul sito del ministero della Salute la velocità d’intervento, in casi di infarto, è decisiva per la sopravvivenza del paziente. «All’arrivo in pronto soccorso, il paziente infartuato viene sottoposto a monitoraggio elettrocardiografico continuo», si legge nel documento. «Nelle prime ore dall’infarto – continua il testo ministeriale – l’obiettivo della terapia è riaprire i vasi coronarici occlusi per evitare la morte del muscolo cardiaco; queste terapie devono essere effettuate quanto più precocemente possibile». 

Idealmente si deve procedere a un’angioplastica entro 60-90 minuti dall’arrivo in ospedale e alla terapia trombolitica entro 30 minuti dalla prima valutazione medica dell’infartuato «tanto da poter essere effettuata anche in ambulanza». Altrimenti «la parte di miocardio interessata dall’infarto non è destinata a sopravvivere».«Per questo – conclude la nota – i cardiologi dicono che “il tempo è miocardio”, a sottolineare che tanto più precocemente si interviene, tanto più si ha la possibilità di salvare dalla morte il muscolo cardiaco».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]