Elezioni Caltagirone, la sfida verso il ballottaggio Tra il duo Ioppolo-Pignataro, lo spettro Roccuzzo

Il pronostico sui cui tutti idealmente puntano per le prossime elezioni amministrative a Caltagirone è quello del ballottaggio. Il successore dello sfiduciato sindaco del centrodestra Nicola Bonanno si dovrebbe decidere nuovamente al secondo turno, in una sfida all’ultimo voto che presenta ai nastri di partenza ben sei candidati. Tra di loro il più accreditato sembrerebbe il deputato regionale Gino Ioppolo. L’avvocato penalista e uomo di assoluta fiducia di Nello Musumeci, ha ottenuto il sostegno sia degli ultimi esponenti in città di Raffaele Lombardo, che quello dei big di Forza Italia dell’isola: dall’eurodeputato Salvo Pogliese fino al capogruppo all’Ars Marco Falcone. Con il candidato del centrodestra ci sono cinque liste, che è il numero maggiore tra quelle presentate. A sposare la causa di Ioppolo ci sarebbe anche l’ex sindaco democristiano Antonio Carullo. Inizialmente indicato come candidato, quest’ultimo è ritenuto uno dei referenti a Caltagirone dell’ex ministro Gianpiero D’Alia.

Il clima nella città della ceramica sembra in continua evoluzione nelle ultime settimane. Un magmatismo legato al nome di chi si dovrà andare a scontrare con Ioppolo al probabile secondo turno. Sulla carta inizialmente si prospettava a mani basse l’avanzata di Francesco Pignataro. Fratello del rettore dell’Università di Catania ma anche sindaco per due mandati, ha ottenuto l’appoggio ufficiale del Partito democratico e delle sulle svariate fazioni con in testa quella del movimento Articolo 4. Un fronte comune che ingloba anime politiche diverse affiancando i deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano, l’eurodeputata Michela Giuffrida, l’ex fedelissimo di Lombardo e assessore di Rosario Crocetta Giovanni Pistorio e i dem Luisella Albanella e Giovanni Burtone.

A ritagliarsi spazi importanti, forse anche al di là di ogni previsione, è Fabio Roccuzzo. Una candidatura, quella del tre volte consigliere provinciale di sinistra, che nasce da lontano, ufficializzata già a gennaio, e che potrebbe fare da guasta festa tra il duo Ioppolo-Pignataro. Negli ultimi comizi la piazza ha reagito bene facendo alzare l’indice di gradimento tra gli elettori. La partita è chiaro che si giocherà per un pugno di voti con il candidato del Partito democratico. Numeri alla mano, potrebbero essere utili circa 4000 preferenze per accedere al secondo turno. Non bisogna però dimenticare il Movimento 5 stelle. I pentastellati negli ultimi anni in giro per la Sicilia hanno conquistato molte poltrone nei Comuni: da Bagheria ad Augusta e nessuna eventualità può essere esclusa. Il clima tra Roccuzzo e il candidato pentastellato Giulio Sinatra non sembrerebbe particolarmente teso. Indizio che per tanti potrebbe fare rima con la parola sintonia nel possibile ballottaggio, nonostante le regole del M5s impediscano accordi.

Giuseppina Giannetto è il nome arrivato quando i giochi sembravano già fatti. L’unica donna candidata a sindaca è stata voluta dall’area degli ex del Nuovo centro destra oggi transitati nel raggruppamento Area popolare. Il gruppo politico è quello che fa riferimento al sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione. Giannetto per provare a centrare l’obiettivo ha ottenuto il sostegno di numerosi portatori di voti. Su tutti spicca la corsa al Consiglio comunale di Elisa Privitera. L’ex consigliera che nelle elezioni del 2012 era stata la più votata. Con lei anche altri componenti uscenti dell’assise cittadina: Francesco Tasca, Filippo Pozzo, Mario Marino e Salvatore Tasca. Nomi che in passato hanno sostenuto fino alla fine lo sfiduciato Bonanno. Tra gli outsider per la poltrona più ambita di palazzo delle Aquile c’è infine l’indipendentista Giacomo Cosentino, che ha già tolto ogni possibile dubbio: al secondo turno «accordi con nessuno».


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