Porte di Catania, parte sfratto del Museo dei pupi Fratelli Napoli: «Altre città li avrebbero valorizzati»

Una tradizione secolare che rischia, per l’ennesima volta, di andare a finire dentro gli scatoloni. Si tratta dei pupi siciliani dell’area museale e teatrale gestita dagli etnei fratelli Napoli, che era ospitata nei locali dell’ipermercato Porte di Catania. L’uso del passato è obbligatorio perché la famosa compagnia marionettistica catanese ha già ricevuto la comunicazione di sfratto in via ufficiosa. Al loro posto potrebbe arrivare qualche azienda che ha deciso di prendere in affitto le botteghe che fino a ieri ospitavano antiche marionette e scene della tradizionale opera siciliana, dal 2008 tra i beni tutelati dall’Unesco

«Non abbiamo una data ma adesso bisognerà trovare una collocazione per i circa 70 esemplari del museo, gli animali di scena e i fondali». Il commento, pronunciato con l’amaro in bocca, è quello di Dario Napoli, che insieme ai fratelli Alessandro e Fiorenzo gestisce la compagnia fondata nel 1921. «Il nostro deposito è già pieno, siamo in trattative con l’università di Catania e da ieri ci siamo attivati con l’assessorato regionale». La voglia di continuare per i professionisti non manca ma essere costretti a ricominciare sempre da capo non è sicuramente una sensazione piacevole. Le valige la compagnia le aveva già fatte alla fine del 2014 con la scelta di lasciare i locali della Vecchia Dogana. In quell’occasione si trattò di una decisione quasi forzata a causa del mancato pagamento dei biglietti per gli spettacoli da parte di una società che si occupava della struttura nei pressi del porto cittadino.

«Al centro commerciale ci siamo trovati bene – prosegue Dario Napoli – perché dal nostro museo-teatro sono passate migliaia di persone. Flussi di visitatori e curiosi che hanno ravvivato anche una zona dell’ipermercato che a dire il vero era un po’ morta». Adesso c’è da trovare un’alternativa e l’idea potrebbe essere quella di trasferirsi per gli spettacolo al teatro stabile dell’opera dei pupi all’interno del centro fieristico le Ciminiere. Edificio di due piani, inaugurato nel 2001 dall’allora presidente della provincia Nello Musumeci, e che è entrato in funzione per un solo anno. Quello della durata della convenzione tra i fratelli Napoli e la provincia etnea. «Da tempo attendiamo la riconsegna del complesso che è stato chiuso dopo la scadenza del primo mandato e con l’insediamento di Raffaele Lombardo». 

Con l’eventuale approdo in città i problemi potrebbero essere risolti soltanto in parte. «Non sappiamo dove allestire l’area museale. Non parliamo di uno o due pupi ma di circa 70 esemplari risalenti al 1800 e all’inizio del 1900». Storie e tradizioni che in città non sembrano essere apprezzate più di tanto dalle istituzioni. Nonostante a Catania le marionette animate con l’utilizzo di un’asta metallica si tramandino da quattro generazioni. «In qualsiasi altra città del mondo i pupi sarebbero stati valorizzati mentre qui da noi restano dentro i magazzini, se non fosse per l’impegno di alcuni privati. Insomma sono loro che si sostituiscono a Comune, Regione e Provincia».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]