Giovanni Giudice, lo speaker etneo a Rds Academy «Sono stato scelto tra seimila aspiranti concorrenti»

Otto speaker radiofonici si sfideranno tra mixer, esercitazioni e prove per aggiudicarsi un posto tra le voci di Rds 100% grandi successi, la stazione che ha creato l’omonimo Academy, il talent show dedicato a chi sogna di entrare in quel mondo. In giuria c’è Anna Pettinelli (Rds) insieme a Matteo Maffucci e Giuseppe Cruciani de La Zanzara.
Tra i finalisti della terza edizione anche il catanese Giovanni Giudice, 28 anni, che vedremo questa sera alle ore 23 su Sky uno HD. Il concorrente etneo vanta già diverse esperienze nel settore radiofonico, un mondo che ha scoperto nella sua Catania, la «terra magica» dove ha affinato le tecniche a radio Etna Espresso e a radio Studio centrale

Nel 2012 Giudice si trasferisce a Roma per studiare doppiaggio e unire così la passione per la radio e quella per la recitazione, che ha studiato al teatro degli Specchi, prendendo parte a diversi spettacoli, da Shakespeare alle commedie. E proprio nella capitale oggi lavora come doppiatore e ha uno studio di speakeraggio.
A otto materie dalla laurea in Economia aziendale ha deciso di seguire la strada del teatro e della radio. «Per fortuna – chiarisce – perché in questo campo sento di poter dare il mio contributo».
Ed è stato durante gli anni dell’università che ha incontrato sulla sua strada la voce di radio Catania Francesco Seminara, che ai tempi lavorava a radio Studio centrale

«Gli ho chiesto di diventare il suo discepolo – racconta Giudice – e quello che oggi so fare è merito suo, che ha accettato di essere il mio mentore». Da lì comincia la sua scalata verso il mondo radiofonico. Dopo avere bussato alle porte delle radio romane con scarsi risultati, gli si è presentata l’opportunità del casting per Rds Academy e non si è lasciato sfuggire l’occasione. «Ho mandato un video provino di un minuto dal quale emergeva chi ero e cosa sapevo fare, e – racconta – tra seimila candidati ne sono stati selezioni 600». E lui è tra questi. Motivo per cui il suo casting va in onda nella prima puntata del programma. «Siamo passati in otto e nelle prossime puntate ci sarà il clou, tra esercitazioni, prove e sfide».
Il primo test che i concorrenti dovranno affrontare è quella dell’auto regia, a cui Giovanni si sta preparando «con mezzi insoliti. Mi spiego meglio: dovendo lavorare su un mixer a cui non sono abituato, con i miei compagni di avventura abbiamo creato un foglio e con alcune monetine, a mo’ di tombola con i ceci e così simuliamo i cursori del mix». 

«È come imparare a guidare una seconda volta – spiega – perché devi interiorizzare dei movimenti e nel frattempo parlare controllando l’ansia e tutto quello che uno speaker deve affrontare».
E tra le prove del programma c’è anche l’intervista a un personaggio noto della televisione, un tema che verrà introdotto ai ragazzi da David Parenzo, conduttore radiofonico de La Zanzara su Radio 24 insieme a Cruciani. «Lavorare con esperti del mondo radiofonico è stato formativo per la possibilità di imparare trucchi del mestiere, come riuscire a mantenere un’autostima alta fronteggiando personaggi con esperienza ventennale», dichiara. «Difficile rimanere se stessi – chiarisce lo speaker siciliano – sapendo di essere continuamente giudicati da persone che sanno bene quello che fanno».
Ma ansia da prestazione a parte, Giovanni è riuscito a mantenere l’entusiasmo del ragazzino che era quando come regalo per la prima comunione ha ricevuto dalla nonna il suo primo microfono. «Quello non manca mai e amo definirmi un vecchio giovane pagliaccio, che ascolta Frank Sinatra come un 60enne con sigaro e whisky, rimanendo il solito ragazzone».


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