Consorzio bonifica 9, l’occupazione di oltre 30 lavoratori Digos sul posto. «Dipendenti vogliono incontrare prefetto»

Prosegue la protesta dei lavoratori del Consorzio di bonifica 9, che da settimane hanno dato vita a un presidio permanente nella zona del canalone Quota cento, in contrada Ponte barca. Stamattina circa 33 dipendenti che hanno occupato la struttura sono stati raggiunti dagli uomini della Digos. «Sono arrivati quattro funzionari, il vicequestore di Catania, tre pattuglie della polizia di Stato e una della Scientifica», racconta il sindacalista di Fai Cisl Ernesto Abate. «Non c’è stato bisogno di identificazioni ma noi resteremo qui fino a quando non otterremo una risposta da parte del prefetto sul futuro degli operai», continua. Da qualche giorno l’acqua è tornata a rifornire le campagne, che stanno ricevendo l’approvvigionamento idrico necessario. Sebbene nei giorni scorsi una frana lungo il canale Paternò avrebbe reso più complicato il corso dell’acqua verso i canaloni: in alcuni tratti l’acqua sarebbe arrivata in forma ridotta nelle campagne e in quelle in cui è arrivata risulta piena di fango. 

Per quanto riguarda la problematica Consorzio, Abate ha invitato un documento al sindaco della città Metropolitana Enzo Bianco. Nella missiva il sindacalista gli chiede un incontro per affrontare insieme la tematica del canale di scolo del centro commerciale Centro Sicilia la cui mancata manutenzione rischia di creare disagi al polo. «Bisogna affrontare la questione dal punto di vista del reinserimento a lavoro del personale cosicché si riducano le problematiche relative alle disfunzioni dell’ente in forte carenza di organico e inoltre – continua Abate -, ci vuole una riorganizzazione della riforma consortile regionale che restituisca servizi efficienti». 

Solo ieri mattina a Paternò si è svolto un tavolo tecnico convocato dalla presidente del Consiglio Laura Bottino. All’appuntamento sono stati invitati i sindaci e i presidenti del consiglio dei comuni di BelpassoMotta Sant’Anastasia, MisterbiancoCataniaRamacca, Biancavilla, Adrano, Castel di Iudica, Scordia, Palagonia, Mineo, CatenanuovaCenturipe Lentini ma anche le sigle Coldiretti, Cia, CgilCisl e Uil. Alla fine erano presenti soltanto alcuni amministratori, quelli di Paternò, Centuripe, Biancavilla, Adrano e Castel di Iudica. Accanto a loro pure i sindacati di categoria dei produttori agricoli e i vertici del Consorzio di Bonifica 9. «Dall’incontro possiamo tirare fuori qualcosa di concreto. Il percorso è iniziato circa sei mesi fa e – ha precisato il direttore del Consorzio Giuseppe Barbagallo – non ho timore a dire l’ultima legge in materia va contro l’agricoltura perché vengono tagliati i contributi agli stipendi del personale dei Consorzi e si lascia tutto sulle spalle degli agricoltori». «Questi ultimi non hanno e non avranno la forza economica di sostenere il Consorzio poiché capita spesso che l’agricoltore non riesca a vendere il suo prodotto», continua. 

I sindacati non abbassano la guardia. «I Consorzi in Sicilia sono un baluardo per la difesa dell’agricoltura e – spiega Fabio Di Stefano Filbi Uil – è necessaria una serie di iniziative volte alla difesa di strutture che distribuiscono l’acqua alle campagne». Insiste sui numeri che riguardano il Consorzio di Bonifica Abate: «Esiste un’area complessiva di 365mila ettari, di cui 71mila beneficiati. Quelli irrigati sono circa 52mila e l’intero indotto conta 12mila utenti e 40mila famiglie». Oltre 2500 chilometri sono deputati a canalizzazioni e condutture, 32 impianti al sollevamento d’acqua al netto di una rete scolante da 900 chilometri. «Il tutto – si legge in un documento distribuito da Abate – è gestito da circa 80 dipendenti d’ufficio67 operai a tempo indeterminato, 123 stagionali per una pianta organica di 279 unità lavorative. Ve ne sono solo 267 di cui la metà a tempo determinato. Ciò significa che ci stanno delle grosse difficoltà di programmazione lavorativa». 

A conclusione del tavolo tecnico le parti hanno sottoscritto un documento che sarà inviato all’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, al collega al Bilancio Alessandro Baccei e ai componenti delle commissioni Attività produttive e al Bilancio all’Ars. La richiesta è quella di «un’audizione al fine di avanzare l’ipotesi di una modifica all’attuale legge sui Consorzi». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]