Domani solarium aperti, spiagge libere restano chiuse D’Agata: «Cittadini entrano? A loro rischio e pericolo»

Dopo gli ormai cronici ritardi l’apertura dei solarium e delle spiagge libere di Catania sembra finalmente essere diventata realtà. Il Comune ha infatti annunciato che da domani la piattaforma in legno di piazza Europa e quella di fronte all’istituto Nautico saranno a disposizione dei cittadini. Che dovranno però aspettare ancora una settimana per i lidi del litorale della Playa. 

Da parte sua l’assessore all’Ambiente Saro D’Agata l’aveva promesso già due settimane fa: «Servono alcuni interventi da parte del nuovo gestore – spiegava a MeridioNews il 5 luglio scorso – ma contiamo di aprire entro una settimana». Una previsione sbagliata, posticipata dalle vicissitudini legate al bando per la gestione delle postazioni in legno e delle spiagge comunali. Dopo la revoca alla vecchia ditta, la Fraggetta Fabio & C. per i disservizi creati – per esempio il mancato smontaggio delle piattaforme – i tempi si sono dilatati per le procedure legate alla nuova aggiudicazione. Assegnata il 18 luglio dalla Cafe Napoleon s.c. di viale Nitta, nel quartiere di Librino. 

Ma i problemi legati al soggetto che dovrà occuparsi dei servizi sono solo l’ultimo tassello di un puzzle ben più complesso che ha coinvolto, prima di tutto, la fase di costruzione delle opere. «I ritardi, in origine, sono stati provocati dalla rinuncia di ben due ditte che erano arrivate ai primi posti nella procedura d’appalto – precisa l’assessore D’Agata – Per questo abbiamo dovuto aspettare la terza società, la Media srl di Belpasso, per la posa delle prime tavole».  Per quanto riguarda invece gli stabilimenti comunali di viale Kennedy, il componente della giunta chiarisce che entro domenica o, al massimo, lunedì prossimo saranno nuovamente balneabili. 

Un momento, quello dell’inaugurazione, che molti catanesi aspettano con ansia e che arriva alla fine di luglio nonostante la stagione sia ufficialmente aperta dal primo aprile, stando alle disposizioni presenti nel decreto regionale che individua invece la chiusura per giorno 31 ottobre. «In questo momento le tre spiagge non sono fruibili – continua D’Agata -. Nonostante le transenne che abbiamo posizionato per motivi di sicurezza sappiamo però che molti entrano, senza poterlo fare. Chi si introduce violando le nostre restrizioni lo fa ovviamente a suo rischio e pericolo». 

Sono infatti molte le famiglie che, non potendo permettersi di pagare abbonamenti o ingressi giornalieri nei lidi privati, utilizzano gli spazi pubblici nonostante questi ultimi siano pieni di rifiuti e privi dei servizi fondamentali. «La Regione ha dato delle date indicative, all’interno delle quali sono poi i Comuni a stabilire il periodo in cui tenere aperti gli stabilimenti – commenta il responsabile dell’Ambiente -. Del resto chi va al mare il primo aprile? Anche la chiusura – conclude – sarà sicuramente prima di ottobre».  


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