Acireale, su garage scritta: «Devi morire tu e la ztl» Ancora polemiche su chiusura del centro alle auto

«Devi morire tu e la ztl». Gliel’hanno scritto con una bomboletta spray di colore nero sul portone del garage di casa, nell’abitazione del quartiere Suffragio dove vive con la famiglia. Il destinatario del messaggio intimidatorio è Matteo Sapienza, un ragazzo di 21 anni di Acireale che da sempre sostiene la creazione di un’area a traffico limitato nel centro storico della città dei cento campanili. «Non so ancora se denunciare o meno l’episodio alle forze dell’ordine: magari nel frattempo l’autore del gesto se n’è pentito e poi non voglio mettere nei guai nessuno», dichiara il giovane a MeridioNews. Il fatto si inserisce in un fitto dibattito che si sta svolgendo sulla sperimentazione – partita il 2 luglio – della zona a traffico limitato nel centro storico. Proteste che sono arrivate anche in Consiglio comunale per trasferirsi, a distanza di ore, nei pressi della pizzeria Frumento dove stava cenando il deputato regionale acese Nicola D’Agostino

«Forse stavolta hanno preso di mira me perché ho espresso più volte pubblicamente il mio parere favorevole alla ztl», dice Matteo Sapienza. Che precisa: «Non faccio parte di alcun partito politico, il sindaco Roberto Barbagallo è un mio amico, nonostante abbiamo idee diverse sulla città, e l’onorevole D’Agostino lo conosco di vista». A sostenere la chiusura la traffico veicolare delle vie centrali di Acireale c’è pure un’associazione di piccoli commercianti fondata proprio dal 21enne, la Compra acese. «È nata circa un mese fa, raccoglie una decina di operatori della zona interessata dalla nuova ordinanza comunale e probabilmente ha dato fastidio a qualcuno», commenta Sapienza. Che aggiunge: «Non so se siano più arrabbiati i residenti del centro che lamentano problemi nel trovare un parcheggio vicino casa o i commercianti che vogliono per i clienti un posto davanti al negozio ma – continua il giovane – il futuro delle città e delle loro economie sono proprio le ztl». 

Quest’ultima, tra l’altro, agli occhi di Matteo Sapienza risulta «un punto di partenza, certamente migliorabile». Dato che necessita «anche di confronto, al di là delle scuse», dice. Una di queste sarebbe proprio l’assenza di stalli per i residenti perché «io giro molto per la città e ne vedo alcuni sempre vuoti». Nel frattempo, «non mi rimane che pulire la scritta che mi hanno lasciato sul garage. Penso si tratti di una ragazzata, non so se nata dalla stizza di qualche residente o commerciante». Di sicuro c’è che Matteo Sapienza continuerà «a sostenere pubblicamente la chiusura alle automobili del centro storico: è l’unico modo che abbiamo per rilanciare le attività commerciali acesi», conclude.

«Caro Matteo, sono la diretta conseguenza di questo modo incivile di protestare. Le responsabilità morali sono delle categorie del commercio e di quelle debolezze politiche che le assecondano. Non chiedendo scusa quando si eccede e si sbaglia, si dà il via libera agli stronzi che scrivono manifesti o scritte di morte», commenta su Facebook l’onorevole D’Agostino. Che aggiunge: «Naturalmente solidarietà e resistenza». Una vicinanza a Matteo Sapienza espressa pure dal primo cittadino Barbagallo che sui social network dice: «Che vergogna, solidarietà a Matteo». 


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