Anche l’Università ‘si illumini di meno’

Contemporaneamente si sono spenti la Torre Eiffel, il castello di Edimburgo, il Colosseo, la fontana di Trevi e molti altri importanti monumenti. Contemporaneamente si spegneranno la Cupola di San Pietro e tutta la costiera Amalfitana, si spegnerà la piazza di Aosta che verrà illuminata da mongolfiere ma anche tutti i Mc Donald d’Italia. Insomma, l’iniziativa M’illumino di meno negli anni è riuscita a far spegnere di tutto, dai monumenti più importanti d’Europa alle singole abitazioni.

M’illumino di meno è l’iniziativa lanciata da Filippo Solibello e Massimo Cirri conduttori del noto programma di Radio 2 Caterpillar. Da cinque anni si riesca a far spegnere le luci nel mondo e accendere il dibattito intorno al tema del risparmio energetico dando voce alle idee più interessanti e innovative per razionalizzare i consumi d’energia. Quest’anno l’appuntamento con la grande giornata di mobilitazione internazionale è fissata per il 13 febbraio prossimo, e per il secondo anno consecutivo ha ricevuto il patrocinio del Parlamento Europeo.

Anche quest’anno, dopo l’enorme successo delle scorse edizioni, Cirri e Solibello chiedono di spegnere tutti i dispositivi elettrici non indispensabili dopo le ore 18 del 13 febbraio, dimostrando così che esiste un enorme, gratuita e sotto utilizzata fonte di energia pulita: il risparmio. Per questo venerdì prossimo l’acquario di Genova spegnerà l’illuminazione esterna, l’Agenzia delle Entrate ridurrà i consumi e ha redatto il “manuale del risparmio energetico in ufficio”, ad Agrigento la Valle dei Templi rimarrà senza luce e l’Università di Camerino ha pensato a “percorsi al buio” che coinvolgeranno i cinque sensi e permetteranno di risparmiare energia. Ed il nostro Ateneo? L’Università di Catania cosa spegnerà?

La risposta è… niente! Ma c’è ancora tempo per aderire all’iniziativa. L’Ateneo potrebbe attivarsi per promuovere una campagna a favore del risparmio energetico. In secondo luogo potrebbe anche decidere di spegnere le luci del Palazzo Centrale o di altre sedi dell’Ateneo. I singoli presidi di facoltà potrebbero decidere di spegnere o ridurre l’illuminazione nelle loro sedi. Pensiamo all’ex Monastero dei Benedettini, l’illuminazione esterna potrebbe essere ridotta favorendo così il risparmio di energia e la sensibilizzazione del personale e degli studenti.

Risparmiare energia per aumentare le risorse economiche è un punto fondamentale a cui le nostre università devono pensare. Per questo Filippo Solibello ha ricordato su Radio Zammù pochi giorni fa che: “Risparmiare energia vuol dire anche risparmiare tanti soldi che per l’università e le facoltà sono molto importanti, per cui questi enti devono risparmiare l’energia per non sprecare risorse economiche che sono sempre meno”.

L’Ateneo di Catania ha già mostrato interesse per i temi ambientali attraverso “La Rivista” del BdA che dallo scorso ottobre mensilmente pubblica un dossier su “Il ruolo dell’Università nello sviluppo e nella diffusione di una cultura ambientale”. È  proprio in ragione di questo impegno che crediamo sia importante aderire all’iniziativa. M’illumino di meno è una grande campagna a favore del risparmio energetico che negli anni ha coinvolto milioni di persone in una fantasiosa e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Vuole l’università mancare a questo appuntamento? Ci auguriamo di no!

ps Chiedere all’amministrazione comunale di aderire appare fuori luogo. Il Comune di Catania si è già contraddistinto per un forte impegno a favore del risparmio. Da mesi infatti sono molti i quartieri della città privati di illuminazione pubblica. Ma questa è un altra storia…

Il blog di M’illumino di meno: http://milluminodimeno.blog.rai.it/

Per aderire: http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2006/millumino/millumino.cfm?club_modulo=reg1


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