San Cono, colpi di mazze a quattro minori egiziani Uno in pericolo di vita, arresti per tentato omicidio

Questa notte lo hanno operato, ma è ancora in pericolo di vita. Ha 16 anni il più grave dei quattro cittadini egiziani, ospiti del centro di accoglienza di San Michele di Ganzaria, che nel tardo pomeriggio di ieri sono stati aggrediti da tre giovani di San Cono, piccolo Comune poco distante dall’alloggio dei migranti. Un agguato in piena regola, per il quale sono stati arrestati i fratelli Giacomo e Davide Severo (rispettivamente classe 1984 e 1993) e Antonino Spitale (classe 1998). Sono accusati di tentato omicidio, lesioni e porto illegale di armi improprie. Mentre risultano ricercati due complici, che li attendevano in un’auto per aiutarli a scappare.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Caltagirone, che stanno seguendo le indagini, i quattro egiziani – arrivati in Italia tra giugno e luglio, di età compresa tra i 16 e i 17 anni – erano andati a piedi a San Cono, per partecipare al mercato settimanale del piccolo paese. Un’abitudine per la maggior parte dei migranti ospiti del centro di accoglienza gestito dalla cooperativa San Francesco, componente del consorzio Sol.Calatino. La struttura si trova in una strada di campagna, equamente distante sia da San Cono sia da San Michele di Ganzaria: mentre tornavano a casa, i quattro minori sono stati affiancati e poi bloccati da due autovetture, una bianca e una nera. Dalle quali sono scesi i tre ragazzi di San Cono, ma non i conducenti, che sono ricercati. 

In base al racconto dei migranti, i sanconesi li avrebbero prima minacciati con una pistola Keymore calibro 6 ad aria compressa (poi ritrovata a casa di Davide Severo) e poi avrebbero iniziato a picchiarli con alcune mazze da baseball. Accanendosi, in particolare, sul 16enne egiziano, colpito alla testa anche con il calcio della pistola. I motivi alla base dell’aggressione non sarebbero definiti: sembra che le vittime abbiano parlato di qualche pallonata di troppo partita alcuni pomeriggi prima, nella piazza del paese. I tre aggressori sono stati individuati grazie al video che uno degli egiziani ha ripreso con il suo cellulare: al loro arrivo, i carabinieri hanno visionato le immagini e hanno riconosciuto i due fratelli Giacomo e Davide Severo, mentre Antonino Spitale è stato rintracciato grazie alla descrizione fornita dagli assaliti.

Il 16enne è stato portato in codice rosso all’ospedale di Caltagirone. Lì è stato stabilizzato e successivamente trasferito all’ospedale Garibaldi nuovo di Catania, dove ha subito in nottata un delicato intervento neurochirurgico. Si trova adesso ricoverato nel reparto di Rianimazione e rimane in pericolo di vita. I suoi connazionali se la sono cavata con qualche contusione e cinque giorni di prognosi. Nel centro di San Michele di Ganzaria sono attualmente ospitati 25 minori migranti provenienti dal nord e dal centro dell’Africa. È la stessa struttura in cui, alcuni giorni fa, a seguito di una protesta per il pocket money erano stati sequestrati alcuni educatori. I quattro minori aggrediti, però, non risultano coinvolti nel fatto e, anzi, in quella circostanza diversi egiziani erano andati a soccorrere i dipendenti della cooperativa. 


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