Prima dell'Immacolata taglio del nastro del collegamento sotterraneo tra la stazione e piazza Stesicoro. Durante la riunione operativa in Comune alla presenza del ministro alle Infrastrutture spazio anche per l'autostrada fino a Ragusa, aeroporto e tangenziale. Rischio sismico? «L'80 per cento delle scuole è a rischio»
Metropolitana, a dicembre apertura nuova tratta Delrio: «Diventerà la più lunga del Mezzogiorno»
«Non cerchiamo medaglie da metterci al collo ma da Catania parte la speranza per tutto il Mezzogiorno». Il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio presenta con questa parole il programma di cantieri e investimenti che avranno al centro nei prossimi anni il capoluogo etneo. Esclamazioni che aveva già utilizzato durante la sua ultima visita in città a giugno dello scorso anno. Milioni di euro di finanziamenti per migliorare l’aeroporto Fontanarossa, rendere più efficiente la tangenziale, costruire l’autostrada fino a Ragusa, migliorare la linea ferroviaria Catania-Catenanuova e completare la metropolitana. La rete ferroviaria sotterranea è stata visitata dall’esponente del governo Renzi prima di una conferenza stampa che si è tenuta al municipio.
Accanto a lui il sindaco Enzo Bianco, l’assessore regionale a Infrastrutture e mobilità Giovanni Pistorio ma anche Daniela Baglieri e Ornella Laneri, nuovi vertici della società che gestisce l’aeroporto. «Il 7 dicembre renderemo operativa la linea metropolitana che collega la stazione a piazza Stesicoro», esordisce raggiante il primo cittadino. L’ex ministro scorre gli appunti e continua: «Poi sarà la volta delle stazioni fino a piazza Palestro, quella da realizzare nel quartiere di Librino e poi se riusciremo fino all’aeroporto».
Proprio lo scalo etneo ha occupato gran parte della conferenza riservata alla stampa. Tra i punti snocciolati da Bianco e Delrio c’è la volontà di rendere operativa una parte della vecchia aerostazione Manzoni entro l’ottobre del 2018. «L’obiettivo è arrivare a dieci milioni di passeggeri – spiega il ministro -, ormai facciamo riferimento a un’infrastruttura che riesce a crescere a ritmi maggiori rispetto a tanti scali del nord Italia». Sempre tra due anni si potrà arrivare a Fontarossa anche utilizzando il treno. «Realizzeremo una stazione ferroviaria, così si potrà raggiungere l’aeroporto anche da altre parti della Sicilia utilizzando le rotaie», conclude Bianco.
A prendere la parola anche Giovanni Pistorio. L’ex braccio destro del governatore Raffaele Lombardo parla di cifre ma anche del «suo personale pressing» messo in atto per la realizzazione della terza corsia lungo la tangenziale di Catania. Nel lungo elenco di opere da realizzare c’è ne poi una ormai attesa da decenni: l’autostrada Catania-Ragusa: «Il progetto partirà e durante la riunione operativa che si è tenuta oggi il ministro Delrio lo ha confermato», conclude l’esponente della giunta di Rosario Crocetta.
In mezzo a tanti annunci e nodi al fazzoletto c’è poi la nota dolente del rischio sismico che riguarda la città etnea. Il ministro Delrio spiega che il governo di Matteo Renzi ha intenzione di convocare gli amministratori degli enti locali per predisporre un piano operativo antisismico. Il vertice alla infrastruttura annuncia di volere «predisporre una cosa seria per ridurre al minimo i danni che possono provocare questi eventi eccezionali». A Catania però c’è la nota dolente della scuole: «Siamo preoccupati perché in città l’80 per cento non è a norma, ecco perché abbiamo messo incentivi già nella scorsa legge di Stabilità per la ristrutturazione, ma adesso dovremmo farlo con più forza».