Paternò, dietrofront su chiusura pronto soccorso «C’è stato un refuso nel documento ufficiale»

«Il pronto soccorso dell’ospedale Santissimo Salvatore non chiude e con molta probabilità c’è stato un errore nella trascrizione della bozza del piano regionale di riordino della sanità». A parlare del refuso sul documento ufficiale di Palazzo d’Orleans è l’assessore regionale al ramo Baldo Gucciardi. Contattato da MeridioNews dopo aver appreso avuto conferma della certa chiusura del reparto paternese. 

«Il reparto nel 2015 ha avuto 31mila accessi e quindi non chiude. Secondo il decreto della ministra Beatrice Lorenzin, infatti, sono destinati alla chiusura quelli che ne registrano meno di 20mila», precisa il componente della giunta di Rosario Crocetta. Dalla prossima settimana Gucciardi incontrerà «i direttori generali di ogni singola azienda sanitaria siciliana per trovare assieme le opportune soluzioni», conclude il politico. A confermare l’orientamento è pure il senatore Salvo Torrisi (Nuovo centro destra).

Prudente, nonostante le rassicurazioni provenienti da Palermo, è l’assessora all’Istruzione Valentina Campisano. «Non basta che Gucciardi comunichi telefonicamente l’errore ma è necessario modificare il decreto in cui si legge che il pronto soccorso paternese verrà soppresso altrimenti – continua – faremo ricorso legale». Anche il deputato regionale Luca Sammartino, vicino al sindaco di Paternò Mauro Mangano, ha specificato che non ci sarà «nessun ridimensionamento del servizio. Il reparto negli ultimi mesi è stato perfino potenziato in termini di personale e oggi è perfettamente operativo».

La vicenda ha provocato un vespaio di polemiche. Molte delle quali corrono ancora adesso su Facebook. Tra queste il rammarico professato dal comitato pro-ospedale per un pensiero che il primo cittadino Mangano ha affidato al noto social network. Un post dal sapore politico che gli attivisti non hanno ben accettato. Confermando altresì la soddisfazione per la notizia della mancata soppressione del reparto ospedaliero. 


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