Piedimonte: l’uva, la vendemmia e la pigiatura «Finché avrò vita manterrò la nostra tradizione»

Settembre apre le porte alla vendemmia: da oggi fino al 25 settembre Piedimonte etneo rievocherà il fascino della classica pigiatura dell’uva con la XIX Festa della vendemmia«È la storia dei nostri nonni quella che prende corpo in questi giorni – dichiara l’assessore al Turismo Santo Gerardo Leva – quando si andava in piazza alle cinque del mattino e il capo-chiurma reclutava i lavoratori da mandare in campagna. Con gli asini o a piedi questi percorrevano in un giorno decine di chilometri dal vigneto alla proprietà». Un gruppo di otto, dieci persone, dopo la raccolta, iniziava il suo viaggio verso il palmento, dove l’uva veniva pigiata immediatamente. Fatica che diventava un momento di festa, con il tradizionale pranzo preparato dalle massaie che mettevano in tavola il pesce stocco a ghiotta o la salsiccia .

Un tradizione d’altri tempi, come racconta il signor Nino, che da circa sei anni è coinvolto nella manifestazione. È l’unico rimasto che – a 73 anni – ancora pratica la vendemmia alla vecchia maniera, dopo avere imparato tutti i trucchi del mestiere da suo padre. «Durante la pigiatura io riconosco quando l’uva è pronta per essere spremuta – spiega Nino – Dopo averla raccolta e ammucchiata al centro del palmento, gli operai si posizionano sopra u sceccu, una base di tavole, per spremerla. A questo punto viene portata nel torchio per ricavarne il mosto» . 

Il procedimento preciso è inciso nella mente di Nino: «Mio padre – ricorda l’uomo – faceva il contadino. Dall’età di 12 anni ho imparato tutti i trattamenti da fare e oggi continuo a lavorare secondo la tradizione, perché se non si impara a fare il vino alla vecchia maniera, pigiando l’uva con i piedi, non si può di certo affidarsi ai macchinari». Per lui la rievocazione della vendemmia in piazza è «un’emozione indescrivibile». Soprattutto «Vedere la gente che vuole imparare da me – sostiene – Ma c’è chi è disinteressato, soprattutto i giovani: oggi le campagne in cui si lavora sono poche e molte proprietà sono state abbandonate». Sintomo di una poca propensione delle nuove generazioni a coltivare le tradizioni locali. «Certo – continua Nino sorridendo – è bello fare la vendemmia davanti a un fiume di gente… Ma è ancora meglio farla a casa mia, perché il lavoro manuale è tutta un’altra cosa e fino a quando avrò le forze continuerò a tenere viva la tradizione».

In queste giornate a Piedimonte il passato prende vita con l’allestimento del borgo in piazza, con tanto di villaggio agreste e animali: i cittadini si trasformano in figuranti e le donne con le ceste piene d’uva sfilano dalla Porta San Fratello fino al palmento per la pigiatura, seguita dall’assaggio del mosto e dei piatti tipici. Un omaggio alla vista, agli odori e ai profumi di questa terra nell’unica iniziativa simile esistente nell’area etnea e che porta ogni anno circa 30mila visitatoriGli appuntamenti cominciano già questa mattina, con il mercato a chilometro zero nella piazza Madre Chiesa, e il secondo Trofeo podistico della Vendemmia. Poi bisogna aspettare il 22 per l’inizio degli appuntamenti in sequenza, che avranno il momento clou domenica 25, con la rievocazione della pigiatura dell’uva nel palmento ricostruito nella piazza principale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]