Beni comunali, botta e riposta tra Comune e Cbc L’attacco: «Niente svendita». Iannitti: «È falso»

«Bianco mette in vendita Villa Fazio, Teatro Coppola, uffici, Chiese e beni archeologici. Fermiamolo». Questo l’allarme lanciato ieri da Matteo Iannitti di Catania bene comune che, dopo aver letto il nuovo piano di riequilibrio del Comune di Catania, ha deciso di intervenire pubblicamente per provare a frenare il piano di dismissione dei beni che l’amministrazione metterebbe in vendita per far quadrare i bilanci pubblici. Un progetto che, secondo il leader del movimento civico, sarebbe stato messo in piedi per «permettere a qualche amico di speculare sul patrimonio pubblico, impossessandosi per cifre ridicole di beni di altissimo valore storico e sociale». 

Accuse molto pesanti, restituite al mittente dall’ufficio stampa del Comune che, in tarda serata, ha risposto sostenendo che la lettura del documento fatta da Iannitti non fosse in «buona fede». «Si ricorda che, proprio in caso di dissesto tutte le proprietà municipali sarebbero svendute – scrive l’amministrazione – Il dissesto porterebbe inoltre all’azzeramento dei contratti di servizio con le partecipate e all’impoverimento complessivo della città e dei cittadini». «Quanto al tipo di immobile da mettere in vendita – continua il Comune – nel piano di rientro è stato inserito, correttamente, un elenco con sostanzialmente tutti i beni comunali, compresi quelli inalienabili che, ovviamente, non possono essere venduti e che invece qualcuno si è divertito a indicare come pronti a essere messi sul mercato».

Un patrimonio immobiliare totale che attualmente varrebbe circa 60 milioni di euro, contro i 45 che, stando alla nota, servirebbero per il riassesto finanziario. Cifre e dichiarazioni che però non convincono Iannitti che parla direttamente di «falsità». «La giunta Bianco ha approvato un documento dove non sono compresi, come falsamente affermato dall’ufficio stampa, “sostanzialmente tutti i beni comunali” ma solo, come riporta la relazione al piano, “gli immobili alienabili”. L’elenco dei beni immobili di proprietà comunale infatti è enormemente più lungo e riporta centinaia e centinaia di proprietà».

Secondo Iannitti, la dichiarazione dell’ufficio stampa, secondo il quale nell’elenco ufficiale dei beni alienabili ci siano beni inalienabili non ha alcun senso, è «priva di ogni fondamento, sarebbe un’assurdità, un controsenso». «L’elenco votato dalla giunta prima ad agosto e poi il 10 settembre infatti già esclude i beni considerati dall’amministrazione Bianco inalienabili – conclude il leader di Cbc – Se la giunta ha cambiato idea sugli immobili da vendere è un fatto positivo per l’intera città ma si tratta di un cambiamento della proposta, non di un fraintendimento, e sarà da verificare carte alla mano».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]