Discarica Oikos, nuova battaglia su autorizzazioni Tar: «La prefetta faccia intervenire i commissari»

L’affaire Valanghe d’inverno continua a tenere banco nelle aule dei tribunali e, soprattutto, sul tavolo della prefetta Maria Guia Federico. L’autorizzazione ambientale della discarica di proprietà della Oikos, a cavallo tra i Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, è scaduta dal 2014 e non è mai stata rinnovata dalla Regione Siciliana. Ma adesso a esprimersi sulla situazione di stallo – scavalcato grazie a periodici decreti del governatore Rosario Crocetta che rinnovano i permessi per lo sbancamento – è il tribunale amministrativo regionale di Catania. Che chiede alla prefetta etnea un intervento. Il motivo? È da lei che dipendono i tre commissari straordinari chiamati ad amministrare l’azienda della famiglia Proto, ormai da due anni sotto interdittiva antimafia.

La questione, di per sé, è piuttosto tecnica. E per spiegarla bisogna fare diversi passi indietro. Arrivare, cioè, al 18 luglio 2014, quando l’inchiesta Terra mia della procura di Palermo scuote il mondo della raccolta dei rifiuti in Sicilia per via di un presunto giro di corruzione nella gestione degli appalti. A essere coinvolto è anche Mimmo Proto, patron dell’impresa mottese. Poco dopo l’intervento della magistratura palermitana, la prefettura di Catania emana un’interdittiva per l’azienda che si occupa della gestione, oltre che della discarica di Motta Sant’Anastasia, anche del raccolta dei rifiuti nel capoluogo etneo. Un impero che scricchiola e ad amministrare il quale arrivano tre esperti nominati dalla prefetta Maria Guia Federico. Su di loro le polemiche non mancano e sono legate ai compensi da capogiro che Federico dispone per il loro lavoro.

In quello stesso periodo, c’è da rinnovare l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), che serve all’azienda per dimostrare che a Valanghe d’inverno i rifiuti vengono sbancati in modo corretto. In un clima tesissimo, a luglio di quello stesso anno la Regione si rifiuta di approvare la procedura. Pur emanando, nei mesi successivi, una serie di decreti che consentono ugualmente ai rifiuti di arrivare alla discarica, per evitare l’emergenza sanitaria che sarebbe derivata dall’impossibilità di conferire la spazzatura di parecchi Comuni siciliani. Parte quasi subito una battaglia legale. I titolari di Oikos e gli amministratori straordinari fanno ricorso prima al Tar, perdendolo, e poi al Consiglio di giustizia amministrativa. In questa seconda battuta il ricorso viene accolto e la sentenza del Tar viene sospesa. Così la Regione è costretta a riaprire la pratica di rinnovo dell’autorizzazione. Si arriva a marzo 2016 e a una riunione a Palermo, necessaria per rimettere in moto le procedure.

Ai tecnici palermitani, però, la documentazione prodotta dalla Oikos pare non bastare. Così gli amministratori ordinari della società chiedono alla prefetta Maria Guia Federico un tavolo di concertazione, per discutere della possibilità che siano i commissari a fornire rassicurazioni alla Regione e a firmare i moduli necessari. A giugno, però, Federico nega l’intervento degli amministratori straordinari. Sostenendo che loro «non abbiano alcun titolo per intervenire», poiché tra i loro compiti c’è solo quello di garantire la gestione dei contratti in corso al momento in cui sono stati nominati. Non potrebbero, quindi, avviare nuove pratiche. Inclusa quella per le autorizzazioni ambientali. Una situazione di stallo in cui né gli amministratori ordinari né quelli straordinari possono intervenire. 

È così che la vicenda torna di nuovo davanti ai giudici. A firmare il ricorso contro la risposta della prefetta è, per conto di Oikos, l’avvocato Rocco Todero. «Ci siamo trovati in un cul de sac – spiega Todero – Da una parte l’interdittiva ci impedirebbe di ottenere provvedimenti autorizzativi da parte della Regione, dall’altra gli altissimi funzionari che ci amministrano non ci danno garanzie sulla corretta gestione della discarica. Ma senza l’autorizzazione integrata ambientale la Oikos non può esercitare l’attività di discarica dei rifiuti ordinari: un danno enorme per l’azienda, con il grave rischio di ricadute occupazionali non indifferenti». La decisione del Tar a questo proposito è arrivata pochi giorni fa: la prefetta deve rivedere la sua posizione e convocare gli amministratori straordinari. Che dovranno intervenire. La riunione non è ancora stata fissata ma dal suo esito potrebbero dipendere le sorti dell’impianto di raccolta di rifiuti più contestato della Sicilia orientale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]