Il Comune pulisce duemila tombini su 20mila «La situazione più critica? Quella di via Etnea»

Puntuale con la stagione autunnale si ripresenta il problema della pulitura delle caditoie. La stratificazione di sporcizia nei tombini – in alcuni dei quali il materiale di risulta si è cementificato – è una delle cause degli allagamenti successivi alle piogge. Disagi prepotenti non solo nel centro storico ma anche in quartieri periferici come San Giorgio e San Giovanni Galermo. Zone in cui l’acqua piovana non riesce a defluire, complice il mancato completamento del canale di gronda Ovest. Opera in cantiere ma per la quale non c’è ancora una data di inizio dei lavori. Con l’amministrazione che nel frattempo cerca di accelerare la mappatura e la pulizia dei tombini. «Abbiamo pianificato un intervento che ci consentirà di rimetterne intanto a nuovo circa duemila, da monte a valle», dichiara l’assessore alle Manutenzioni Salvo Di Salvo. Nonostante però di caditoie in città ce ne siano, secondo l’ultimo censimento, almeno 20mila.

L’espurgo dei tombini urbani è da almeno 15 anni un nodo difficile da sciogliere per il Comune di Catania, anche perché «i fondi in bilancio per questo e per la più generale sistemazione delle strade scarseggiano», precisa Di Salvo. Che si è impegnato però «in un opera di pulizia dei più critici. L’incarico avverrà in due modi e tempi diversi: tra una settimana partiranno i lavori della società partecipata Multiservizi (che se ne occupa da anni) e dopo dieci giorni – afferma – quelli esclusivamente comunali». L’attività sarà portata avanti grazie «a un mezzo dotato delle funzioni di espurgo e getto d’acqua a forte pressione, azione combinata utile a sciogliere pure i detriti cementificati», sottolinea Di Salvo. Il veicolo per il momento è stato noleggiato dalla partecipata comunale (così come è stato fatto nel 2015), che lo presterà poi agli operai. Nonostante «l’intento della ditta è quello di acquistarlo», aggiunge. 

Un investimento definitivo – profilato da anni dalla società – che si attesta intorno ai 300mila euro. E che dovrebbe essere completato nel complesso dall’acquisto di quattro veicoli specifici. Per i quali i soldi non sono mai stati trovati. Tant’è che fino a qualche tempo fa la pulizia delle caditoie urbane era manuale e non meccanica. Con un evidente spreco di tempo e di operai, impiegati per giorni a ripulire i tombini. La maggior parte dei quali bisognosi di pulizia oltre che dell’inserimento in un piano di mappatura. «Proprio quello è uno degli obiettivi della mia nuova delega ma ci vogliono tempo e risorse», promette il componente della giunta. Traguardo che si accompagna «a un piano biennale di manutenzione delle strade etnee, dalle corsie ai marciapiedi». 

Secondo l’ufficio Manutenzione, i tombini più critici (complice la sporcizia stratificata nel torrente Forcile) sarebbero quelli di via Etnea, Villaggio Santa Maria Goretti, via Cristoforo Colombo e via Vittorio Emanuele. È proprio in questi tratti che, in occasione di acquazzoni, si sollevano le botole. Creando disagi non indifferenti agli automobilisti e ai residenti. A incidere sull’occlusione delle caditoie sarebbero, secondo l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco, due fattori: «L’urbanizzazione feroce attraverso l’impiego di superfici impermeabili sia a Catania che nell’area pedemontana e il clima, le cui piogge hanno carattere più torrenziale rispetto al passato». L’anno scorso su 800 denunce di scarso funzionamento dei tombini effettuate da cittadini, l’amministrazione è riuscita a rispondere a meno della metà. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]