Etna nord, nuove indicazioni dell’Antitrust ai Comuni «Licenza a più aziende per trasporto turisti in quota»

Autorizzare più imprese, in concorrenza fra loro, a trasportare i turisti ai crateri dell’Etna lungo la strada che da piano Provenzana conduce a quota 3000 metri. È l’indicazione cui, salvo colpi di scena, i Comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia – nel cui territorio è compreso il percorso – dovranno conformarsi «rapidamente», procedendo ad affidare il servizio di escursioni in jeep non più ad un solo concessionario, ma dando licenza a più aziende scelte attraverso evidenza pubblica: «Rappresenta la modalità più idonea per introdurre concorrenza nel mercato in questione». Lo scrive l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato (Agcm), tornata a pronunciarsi – dopo il parere dello scorso febbraio sulle distorsioni della concorrenza derivanti da affidamenti e gestione delle vie d’accesso a quota 3000 – sulla querelle riguardo il futuro delle escursioni in quota sul versante nord del vulcano.

Un nuovo documento di sole quattro pagine, forse destinate stavolta a chiarire in definitiva i contorni della vicenda, è stato infatti recapitato Linguaglossa e Castiglione, facendo seguito peraltro ad una richiesta di chiarimenti che il primo Comune aveva sollecitato dopo il tavolo tecnico fra le parti dello scorso maggio, ospitato al Parco dell’Etna.

In quell’occasione i due Comuni, dopo il clamoroso deflagrare dei contrasti sul modello gestionale da adottare, erano comunque riusciti a darsi delle linee guida condivise. Principi generali per il futuro l’appalto pluriennale della strada di Etna nord mentre, per salvare la stagione escursionistica estiva, avevano bandito un affidamento limitato al periodo luglio-novembre, aggiudicato poi al concessionario che per vari decenni aveva gestito il percorso, la società Star srl.

Non si può limitare a un solo operatore la concessione del servizio

Il modello dell’affidamento pluriennale – recitano ancora le linee guida – avrebbero poi dovuto scegliersi fra: una concessione di servizio pubblico, una concessione dell’uso della strada-bene pubblico – ipotesi sulla falsariga delle concessioni assegnate negli anni al gestore storico – e, appunto, un regime autorizzatorio che mettesse più vettori di turisti in concorrenza sulla stessa pista. Su questo punto, scrive l’Agcm nel nuovo parere, «La scelta fra i modelli alternativi deve tenere conto dello specifico oggetto dell’affidamento e, trattandosi della sola pista rotabile, non sembrano in concreto ravvisabili esigenze oggettive che possano limitare a un solo operatore in concessione lo svolgimento in esclusiva del servizio».

Da archiviare, dunque, l’epoca delle concessioni esclusive dell’unica via per salire fino in cima da nord. L’assetto complessivo dell’accesso alla vetta del vulcano patrimonio Unesco era stato giudicato dalla stessa Agcm, «Contrario ai principi posti a tutela della concorrenza, con riguardo all’assenza di procedure selettive – si legge nel parere di febbraio, anche in riferimento a Etna sud – e in ragione di requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento ingiustificatamente restrittivi».

Campo libero, adesso, per l’attuazione di un sistema inedito: «L’Autorità sollecita i Comuni ad avviare rapidamente un regime autorizzatorio di affidamento pluriennale della strada». L’idea di aprire la strada di Etna nord a più soggetti in concorrenza era stata, negli ultimi anni, la bandiera del comitato Sviluppo e legalità di Etna nord, rappresentato dai consiglieri comunali Salvatore Rinaldi e Alfio Conti. Idea poi accolta dal sindaco di Castiglione, Salvo Barbagallo, anche per questo motivo arrivato alla rottura con Linguaglossa. Qui, mentre la sindaca Rosa Maria Vecchio, pur avanzando forti perplessità, di recente non aveva del tutto chiuso la porta al sistema adesso indicato con decisione dall’Antitrust, è stata finora granitica la convergenza di gran parte delle forze politiche consiliari – con i testa i consiglieri Francesco Malfitana e Aldo Guzzetta – sull’ipotesi di un unico assegnatario. Una convenzione intercomunale per una concessione della strada lunga 15 anni era stata votata – a fine 2015, a pochi mesi dal primo dei parere dell’Agcm – da ventisei dei trenta consiglieri comunali dei due Comuni.  


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]