Paternò, l’istituto Nicolosi senza riscaldamento  Protestano i genitori: «Ragazzi restano a casa»

Potrebbe definirsi paradossale la situazione del plesso scolastico di viale Libertà, a Paternò. Nell’ala sud dell’edificio, dedicata al secondo circolo didattico Giovanni XXIII, gli studenti sono al caldo a svolgere regolarmente lezioni con l’impianto di riscaldamento che opera a pieno regime. Mai i ragazzi dell’istituto comprensivo Gian Battista Nicolosi, le cui 14 classi di elementari e scuola media si trovano nell’ala nord della struttura, sono stati costretti a studiare al freddo, in quanto in quella parte di scuola, l’impianto non è in funzione.

La problematica va avanti ormai già da qualche giorno, ossia dal 12 di gennaio scorso quando i ragazzi della Nicolosi hanno fatto rientro a scuola, dopo la lunga pausa natalizia. Centinaia di studenti del comprensivo del plesso di via Libertà, da quel momento hanno seguito le lezioni con plaid, cappotti, giubbotti, guanti e sciarpe. Lo stesso vale per il personale, docente e non, che ha continuato a lavorare con giubbotti imbottiti per proteggersi dal freddo. Questa mattina i genitori degli studenti, stanchi della situazione, hanno deciso di far sentire la propria voce, facendo boicottare le lezioni ai propri figli, lasciandoli a casa. E mentre le aule della scuola erano semivuote, una folta delegazione di genitori è rimasta all’esterno della scuola, in attesa sia di poter incontrare e parlare con la dirigente Giusy Morsellino per aver notizie in merito all’arrivo di tecnici specializzati di una azienda esterna, al quale il Comune si è rivolto per trovare una soluzione definitiva al problema. 

«Si tratta di una vicenda surreale – hanno affermato all’unisono i genitori – non ci sembra del tutto normale che i nostri ragazzi lavorino col freddo. Comprendiamo che si tratti di un guasto anomalo, però chiediamo soluzioni rapide. I nostri ragazzi non andranno a scuola fino a quando non sarà risolto il problema». Gli operai del Comune si sono recati sul posto, per effettuare un sopralluogo con l’obiettivo di riavviare quella parte di caldaia non funzionante. Tentativi che alla fine si sono rilevati inutili. Da qui la necessità di ricorrere ad una ditta esterna specializzata in questi tipi di interventi. L’impianto di riscaldamento del plesso di via Libertà è infatti centralizzato, ma poi si dirama in due tronconi per coprire le due ali della scuola. Ogni singolo troncone è regolato da una unità di trattamento area, detta Uta. Questa disciplina il calore nell’ala nord della scuola, e ha smesso di funzionare. 

«Comprendo le motivazioni dei genitori – ha detto la preside Giusy Morsellino a MeridioNews – ma devo operare in modo tale da salvaguardare sia il diritto allo studio dei ragazzi sia la loro salute. Ho già contatto il sindaco Mauro Mangano, al quale ho esposto il problema e con il quale mi incontrerò. Voglio certezze sulla tempistica della risoluzione del guasto. Nel contempo -prosegue la dirigente scolastica-, potremmo optare per i doppi turni da realizzare all’interno delle sede centrale della Nicolosi in via Scala Vecchia, decisione da prendere con il consiglio d’istituto». 

«Ho avuto modo di parlare con i nostri tecnici – ha detto alla nostra redazione il sindaco Mauro Mangano – il problema potrebbe derivare dal forte vento delle scorse settimane che avrebbe provocato danni irreparabili. Non è da escludere che l’intero pezzo danneggiato debba essere rimpiazzato, (l’acquisto si aggira sui 20 mila euro, ndr). Tuttavia – ha concluso Mangano – proveremo a riparare il guasto con soluzioni più economiche. Nel contempo a limitare i disagi per studenti e insegnanti», ha concluso il sindaco di Paternò.


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