Legalità, il sindaco Bianco parla dopo gli scandali «Se tentano di intimidirmi perdono il loro tempo»

«Se qualcuno pensa di esercitare su di me una qualsiasi forma di intimidazione, anche per le azioni intraprese come sindaco della città metropolitana, ha sbagliato indirizzo e perde il suo tempo». È a una lunga dichiarazione senza interruzioni che il sindaco di Catania Enzo Bianco sceglie di affidare la sua risposta sui casi di cronaca che in questi giorni scuotono Palazzo degli elefanti dalle fondamenta. Il primo cittadino parla a margine della firma dell’accordo con il quale il Comune diventa azionista della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. E nel suo discorso ci sono tanti riferimenti ma non risposte. I temi vengono sfiorati tutti: dalla richiesta di rinvio a giudizio per concussione nei confronti dell’ex assessore al Bilancio Giuseppe Girlando, passando per le intercettazioni contenute nel fascicolo dei carabinieri. In una di queste la segretaria generale Antonella Liotta, per esempio, discute con Girlando di spostare il reggente della Ragioneria Roberto Politano

C’è poi un’altra questione che pesa sull’amministrazione guidata da Bianco: venerdì il quotidiano Sudpress ha raccontato di avere ricevuto un cd anonimo contenente l’intercettazione di una conversazione della quale, però, non dice i protagonisti. A integrazione interviene un altro giornale online, Laspiapress, secondo il quale si tratterebbe di una conversazione a tre tra il sindaco di Catania, ancora Antonella Liotta e l’ingegnere Salvatore Cocina, all’epoca dirigente comunale dell’ufficio Ecologia, rimosso dal suo incarico dopo una polemica legata alle sanzioni che Cocina avrebbe comminato al consorzio Ipi-Oikos per il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata. Cosa che il sindaco non avrebbe gradito, mettendo alla porta il responsabile (adesso alla guida dell’ufficio speciale sui rifiuti voluto da Rosario Crocetta). 

«Abbiamo operato con determinazione nel campo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Proprio in un settore in cui il dirigente da me licenziato, licenziamento confermato due volte in primo e in secondo grado, aveva comportamenti non trasparenti in questa delicata materia e per la vicenda da noi denunciata è sotto processo penale», dichiara Enzo Bianco. E prosegue: «Mi sorprende che qualcuno vada a mettere in giro registrazioni di telefonate su vicende che, in un’intervista pubblicata sul principale quotidiano della città, il 4 dicembre scorso, ero stato io stesso a denunciare chiaramente». Poi il riferimento alle «forme di intimidazione» che sarebbero una perdita di tempo, perché «sta parlando con una persona che per la sua storia personale e per le responsabilità che ha ed ha avuto può insegnare questa materia a chiunque».

La prima difesa per altri al di fuori di se stesso, però, non è per l’assessore Giuseppe Girlando, come ci si sarebbe aspettati. Ma per la direttora generale Liotta, che avrebbe «una sensibilità e una preparazione uniche». L’affaire della presunta tentata concussione di cui sarebbe stato vittima Gianluca Chirieleison, ex responsabile della Simei spaazienda creditrice del Comune, resta in fondo al discorso di Bianco. «Girlando è sotto indagine per una vicenda delicata e seria – conclude il sindaco – Ho il massimo rispetto nei confronti della magistratura e come sempre accoglieremo le sue decisioni. Posso dire soltanto che nel suo comportamento, qui, nel Comune di Catania, nella sua storia personale, nessuno ha mai messo in dubbio l’onestà e la correttezza dell’avvocato Girlando».


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